Inter, festa thriller

Show scudetto con i tifosi che tremano. Oggi scade il prestito, domani deadline con Oaktree che può prendersi il club. Marotta prova a fare il pompiere: "Fiducioso che Zhang resti..."

Inter, festa thriller
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Un guizzo di Dumfries quasi al tramonto della partita evita all'Inter una sconfitta che non avrebbe rovinato la festa dello scudetto, l'ennesima, ma non l'ultima. Quella ufficiale, quella della Coppa e dei coriandoli, quella della foto che resterà per sempre. La Lazio sfiora l'impresa, segna con l'ottimo Kamada rigenerato da Tudor, manca più volte la botta dello 0-2 e manca soprattutto l'obiettivo di aumentare la pressione sulla Roma, per quel derby da sesto posto che potrebbe valere uno sgabello in Champions, nel caso l'Atalanta vincesse l'Europa League.

L'ultima festa, stasera. Il grande gala al Castello Sforzesco, per 700 persone, fra sponsor, dipendenti e amici del club, un po' come l'ultima cena sul Titanic, con Tananai e Max Pezzali che cantano e l'Inter che non affonda ma cambia padrone. Resta da capire se Zhang interverrà, ovviamente con il solito videomessaggio. E cosa dirà. Forse un saluto o magari ancora un riferimento al creditore cattivo che rivuole indietro i soldi prestatigli.

Nel prepartita c'è Marotta che gioca in contropiede e dopo che al sabato aveva parlato «di una giornata infernale per questioni finanziarie», parte all'attacco e riapre la questione. «L'Inter è una società molto solida e con Zhang al comando abbiamo intrapreso un percorso virtuoso a livello di bilancio». Direttamente da Narnia, a leggerli (i bilanci). Ma tant'è. Qualcuno in quel molto solida ci legge un riferimento indiretto alla lettera aperta del presidente, in cui si parlava di Oaktree che «sta creando una situazione di rischio e potrebbe metterne seriamente a rischio la stabilità». Più probabilmente è un tentativo di rasserenare l'ambiente.

Marotta addirittura si dice «molto ottimista che si possa continuare con Zhang alla guida del club. L'abbiamo sentito stamattina, lui ci dà sicurezza». Vedremo. La deadline scade oggi, la festa nazionale del Lussemburgo concede 24 ore di proroga, ma a sentire Oaktree quella è l'unica dilazione possibile. C'è chi ventila che il governo cinese possa dare una mano a Zhang per saldare il debito in extremis, ma visti i precedenti e Zhang bloccato da quasi un anno a Nanchino, anche questa sembra un'ipotesi improbabile. Ancora Marotta: «Il presidente è una persona seria: ama l'Inter e ci facciamo scivolare addosso le critiche delle persone cattive». Ancora, sempre questi cattivi che ritornano.

In realtà, è il mercato, fondo Pimco compreso, ad aver giudicato Grand Tower, cioè Zhang, come un cattivo debitore e nessuno fino a ieri sera gli ha concesso un altro prestito, necessario per saldare quello con Oaktree.

Come sia possibile che entro domani Zhang rastrelli i 380 indispensabili milioni è un lacunoso mistero, che certo le parole di Marotta non possono chiarire, e del resto non è nemmeno suo compito («la questione riguarda i nostri azionisti, e non ne siamo al corrente fino in fondo»). La via più semplice sarebbe un accordo col creditore, che però continua a chiedere solo la restituzione del prestito, senza offrire alternative. Vedremo oggi.

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