F1, è morto De Cesaris: schianto in moto sul Gra

L'ex pilota di F1 aveva 55 anni: corse con Alfa e McLaren

F1, è morto De Cesaris: schianto in moto sul Gra

Oltre duecento granpremi disputati al volante di una Formula 1, sulle piste di tutto il mondo, una serie interminabile di incidenti, non lo avevano scalfito. Una tragica fatalità, mentre si trovava in sella alla moto, ha stroncato la vita di Andrea De Cesaris, che aveva compiuto 55 anni nello scorso maggio. In un giorno drammatico per l'automobilismo sportivo, e in particolare per la F1, l'ex pilota romano ha visto fermare definitivamente la propria corsa nella periferia nord della sua amata Roma.

Il debutto nel circus risale al 1980. Come molti suoi colleghi proveniva dal mondo del karting. La sua aggressività era nota, tanto da fargli meritare l'appellativo di "Mandringo". Il primo granpremio lo disputa in Canada, sul circuito di Montreal, al volante dell'Alfa Romeo 179C: del team fa parte anche Bruno Giacomelli. Dopo un'impressionante qualifica (ottavo in griglia), De Cesaris è costretto al ritiro per un problema al cambio. Nel 1981 De Cesaris viene ingaggiato dalla McLaren, passata sotto la guida di Ron Dennis e del ds John Barnard. Il suo compagno di scuderia è l'esperto irlandese John Watson. Non sarà un'esperienza da ricordare, soprattutto per i numerosi incidenti. Nel grapremio di San Marino, a Imola, De Cesaris conquista al termine della gara un prezioso sesto posto. E' il suo primo piazzamento a punti in F1. Successivamente viene sostituito da Niki Lauda, al rientro in F1 dopo due titoli iridati con la Ferrari. Conclusa la deludente stagione 1981 alla McLaren, De Cesaris torna all'Alfa Romeo, il team che lo aveva lanciato in F1 un anno prima. E' un grande rientro. Al granpremio degli Stati Uniti, De Cesaris conquista la prima e unica pole della carriera, proprio davanti a Lauda. In gara, però, lo ferma il solito incidente.

538em;">La carriera in F1 si chiude nel 1994, sull'Alfa Romeo (con la quale conquista un secondo posto nel Gp del Sudafrica 1983), ma aveva anche guidato la Ligier, la Minardi, la Brabham, la Dallara, la Rial, la Jordan, la Tyrrell e una Sauber. Oggi la sua ultima corsa, interrotta tragicamente nei pressi della Bufalotta.

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