La Signora in rosso non ha fretta di sponsor

L'ad Scanavino: "Accordo importante entro la fine della stagione"

La Signora in rosso non ha fretta di sponsor
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«Entro la fine della stagione sportiva, contiamo di siglare un accordo importante: siamo in trattativa con diverse società con interesse e visibilità internazionali». Con queste parole Maurizio Scanavino, amministratore delegato della Juventus, ha cercato di soddisfare la curiosità dell'assemblea degli azionisti (presente per la prima volta anche Chiellini), che ieri ha approvato il bilancio dell'esercizio 2023/24, chiuso con un rosso di 199 milioni, in aumento rispetto ai 123,7 dell'anno precedente. Cifre che già si conoscevano e che non spaventano più di tanto: un passivo così marcato è stato dovuto alla recente mancata partecipazione alle coppe europee, che ha inciso per circa 130 milioni tra premi Uefa, incassi al botteghino e bonus vari. «Senza questi fattori - ha spiegato lo stesso Scanavino - il risultato sarebbe stato negativo per circa 70 milioni, a conferma del sostanziale trend in miglioramento del risultato economico». La Juventus conta di riportare i conti in equilibrio al massimo nel giro di un paio di stagioni, ovviamente facilitata dagli introiti della Champions e del Mondiale per club, oltre che dal calo del monte stipendi, già sceso lo scorso anno da 255,4 a 239 milioni. Il presidente Gianluca Ferrero dopo avere confermato di avere fatto richiesta di uscire dalla Superlega «senza però avere ancora ottenuto risposta» - ha anche precisato che, dopo l'ultimo aumento di capitale da 200 milioni, nel prossimo triennio «non si prevedono ulteriori interventi di rafforzamento del capitale»: attualmente il fatturato bianconero è inferiore ai 400 milioni (394,6), ma l'obiettivo è tornare presto sopra i 500. Quanto allo sponsor principale, dopo i 45 milioni a stagione che erano stati garantiti da Jeep nel triennio 2021/24, si spera di poter chiudere per una cifra di circa 25 milioni, analoga a quelle incassate da Inter e Milan.

Tra i piccoli azionisti c'è

chi domanda alla dirigenza se è convinta che «la Marotta League sia un campionato regolare» e chi chiede una gigantografia di Max Allegri allo JMuseum: «Alla fine è stato lasciato solo e c'è chi ha tramato contro di lui».

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