Walter Sabatini, ex dirigente di Roma, Bologna e Inter, ne ha per tutti. Il nuovo direttore sportivo della Salernitana in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha pungolato Dusan Vlahovic e Gigio Donnarumma: "Vlahovic dalla Fiorentina alla Juventus? Una roba ignobile. Insopportabile. Come fai a non avere nessuna riconoscenza per la società che ha creduto in te? Lo stesso vale per Donnarumma con il Milan. Qui entrano in gioco le qualità umane", questo il missile dell'ex dirigente della Roma nei confronti di due giovani calciatori che hanno fatto scelte, a suo dire, ingiuste nei confronti dei rispettivi club, Fiorentina e Milan.
Un fiume in piena
Sabatini ha poi parlato della sua esperienza all'Inter: "E' stato il più grande errore professionale della mia vita. L’accettare una richiesta interna che prevedeva io fossi fuori dall’organigramma. Un errore tragico, il mio. Dovevo rescindere il contratto prima di cominciare. Una situazione insostenibile". Il dirigente della Salernitana ha poi ripercorso il suo periodo alla Roma: "Con Pallotta litigavo, ma almeno ci sentivamo. Con lui abbiamo messo su una Roma che ha giocato un grande calcio. E comunque non mi ha scandalizzato essere dimesso. Mi è successo di parlare molto con Spalletti, ma lì il livello delle nostre discussioni era sempre confinante con la follia. L’esperienza più stremante è stata la Roma, nessun dubbio".
Il direttore sportivo della Salernitana ne ha poi avute anche per José Mourinho: "E' un teatrante di successo, io invece voglio fare il calcio vero. Lui potrà rispondere che ha vinto tutto e io niente. Lui va bene per un certo tipo di squadra, un certo contesto, un certo tipo di obiettivo. Guardo i risultati. Lascia stare le partite perse. I giocatori messi al rogo, declassificati. Mi pare tutto molto discutibile. La considero un’annata interlocutoria. Roma è una realtà speciale. Va studiata, capita. Ora che l’ha fatto, Mourinho proverà a fare meglio, non certo con giocatori come Sergio Oliveira".
Sabatini ha infine parlato del suo brusco e inaspettato allontanamento dal Bologna: "Cosa non ha funzionato. Userò una citazione da Troisi: Pensavo fosse amore e invece era un calesse. Sono stato dimesso da Saputo dopo una brutta sconfitta in casa. Gli avevo comunicato che ero a sua disposizione per qualunque decisione volesse prendere.
La mattina dopo è venuto in ufficio: è meglio che le nostre strade si dividano. L’unica spiegazione è che gli stavo sul cazzo. Perché, complessivamente, sono un uomo che sta sul cazzo, alle persone, spesso ai presidenti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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