In archivio. È entrato a far parte dell'album dei ricordi il secondo incontro dell'Italia del tennis nella fase a gironi delle Finali di Coppa Davis. La Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna) è stata teatro del confronto tra i ragazzi di Filippo Volandri e l'Argentina, sconfitta nel primo match del gruppo A dalla Svezia. La sfida di ieri era importante nel definire in maniera chiara gli equilibri del raggruppamento, considerando il successo degli azzurri contro la Croazia nella prima uscita (3-0) e, per l'appunto, la battuta d'arresto dei sudamericani contro gli scandinavi. Guardando ai precedenti, le due formazioni erano su uno score di parità (2-2): vittorie italiane nel 2014 a Mar del Plata e nel 2017 a Buenos Aires e successi argentini nel 1983 a Roma e nel 2016 a Pesaro. Tradotto: il Bel Paese, quando aveva affrontato l'Albiceleste nei confini nazionali, aveva sempre perso.
Tabù sfatato visto che i singolaristi hanno fatto il loro, a prescindere da quello che il doppio ha riservato. Matteo Berrettini, con la sua combinazione servizio-dritto, non ha dato scampo al povero Sebastian Baez (n.37 del ranking) sul punteggio di 6-2 6-3. Decisamente più faticosa l'affermazione di Jannik Sinner, sottotono rispetto alle sue migliori versioni.
Tuttavia, pur sprecando ben cinque match-point, Jannik è riuscito a piegare 7-5 1-6 6-3 un coriaceo Francisco Cerundolo (n.27 del ranking), garantendo il punto decisivo alla compagine tricolore e ipotecando l'accesso ai quarti di finale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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