Lo slalom di Giuntoli fra Allegri, Lukaku e i conti da sistemare

Elogia Max, glissa su Romelu e delinea la sua Juve: è quella di Marotta, competitiva e con il bilancio ok

Lo slalom di Giuntoli fra Allegri, Lukaku e i conti da sistemare
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«Capisco che il mondo juventino voglia tutto e subito, ma in questo momento dobbiamo ripartire e ci vuole un po' di pazienza: una volta che si innesca un meccanismo virtuoso, diventa poi tutto più facile. In questo momento dobbiamo stare calmi, razionalizzare la rosa e dare tutti il massimo». Parole e musica di Cristiano Giuntoli, nuovo Football Director della Juventus che ieri si è presentato alla stampa e ai tifosi senza il filtro dei canali societari. Pacato, ma anche risoluto come il ruolo pretende e impone: sarà lui a dare l'ultima parola su entrate e uscite del calcio mercato, oltre che sulla gestione quotidiana del gruppo a disposizione di Allegri, definito «il più talentuoso di tutti». Idee chiare e nessuna voglia di regalare illusioni. Il che non significa che la Juve non proverà a vincere o che non si senta attrezzata per farlo: semplicemente, è stato reso manifesto il richiamo all'attenzione ai conti, quella che Marotta non perdeva mai di vista e che invece Paratici si era dimenticato per strada.

Competitivi e virtuosi, allora. Con Lukaku (richiesto da Allegri) forse nel taschino, anche se non è detto: «In questo momento puntiamo fortissimo su Vlahovic, Milik, Chiesa e Kean. Dobbiamo tornare a fare un mercato sostenibile, ma anche competitivo grazie a un mix di giovani di talento e gente esperta. Per quanto riguarda il calciatore nominato nella domanda (appunto l'ormai ex interista, ndr), stiamo sondando il mercato e parliamo con tanti club e altrettanti giocatori: siamo però alla presa di informazioni, poi i giornali ci ricamano sopra». Tradotto: la Signora si è avvicinata al Chelsea e a Big Rom, ma la fumata bianca arriverà solo e soltanto al verificarsi di alcune condizioni. Ovvero la partenza di Vlahovic: «Non è un segreto che dobbiamo dare una sistematina ai conti, ma puntiamo fortemente su lui e Chiesa, al momento incedibili. Ma davanti a offerte irrinunciabili, potremmo pensarci».

Esposto in pratica il cartello vendesi al prezzo giusto, astenersi perditempo, Giuntoli ha poi fatto i complimenti a quella sorta di autogestione che ha preceduto il suo arrivo dal momento che «il club si è mosso in maniera straordinaria confermando Rabiot, uno dei migliori centrocampisti del mondo, prendendo un giocatore di talento come Weah e acquistando Milik. Adesso abbiamo tanti calciatori in tanti ruoli, la rosa va snellita: i giovani sono importanti, ma dobbiamo trovare equilibrio tra sostenibilità e competitività». Al Carpi e al Napoli gli è riuscito perfettamente, alla Juve chissà. «Il mercato in entrata è finito, dobbiamo razionalizzare e non sappiamo ancora quante competizioni faremo: per il momento stiamo lavorando alle uscite e basta.

McKennie fuori dal nostro progetto non è stato mai detto, mentre stiamo trattando Zakaria con un paio di club, così come Arthur. Bonucci e Pogba? Per Leonardo non abbiamo trovato ancora nulla che gli aggradi, mentre sul francese contiamo eccome». Salute e folli offerte arabe permettendo.

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