
Anche il GP del Qatar è feudo di Marc Marquez. Suoi la pole position, la Sprint e il Gp. Dopo la caduta di Austin che aveva riacceso il campionato e regalato uno spiraglio di speranza a Bagnaia, il Cannibale è tornato a imporre la sua legge. Forte di un talento cristallino, forgiato dall'esperienza e dal dolore degli infortuni, Marc è apparso imbattibile e si confessa: «Con la Honda ridevo tanto perché vincevo, ma la Ducati mi ha ridato il sorriso. Hanno puntato su di me e ogni volta che scendo in pista voglio dimostrargli che non si sono sbagliati». Chapeau. Franco Morbidelli (Ducati VR46), prima, e un ritrovato Viñales su KTM poi hanno provato a mettere in dubbio la sua egemonia, andando in testa, ma alla fine ad avere la meglio è sempre lui. Un successo, il terzo in 4 gare lunghe in questa stagione e il settimo su otto (comprese le sprint) che lo riportano in testa al campionato. Un bellissimo secondo posto per Viñales (poi penalizzato di 16'' per pressione irregolare delle gomme e retrocesso 14°), e così in serata dal terzo gradino del podio Pecco è salito al 2°, autore comunque di una bellissima rimonta dalla quarta fila, 4° (e poi 3° per la penalità a Viñales) un ottimo Morbidelli. E Alex Marquez? Uno dei punti di svolta della gara è stato proprio il contatto tra i fratelli Marquez in avvio. Per il pilota del team Gresini è stata poi una corsa in salita.
La scivolosa pista del Qatar non ha concesso sconti e a farne le spese è stato Jorge Martin caduto all'esordio stagionale dopo l'infortunio. Continua così il calvario del pilota Aprilia, scivolato e colpito dalla ruota anteriore della Ducati di Di Giannantonio: contusione costale sul lato destro con pneumotorace.
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