Putin col cappio al collo: bufera sullo striscione allo stadio

Intonati nelle tribune del Miejsky Stadion di Varsavia cori contro la Russia, mentre spunta un’immagine di Putin con un cappio al collo e la maglia dello Spartak Mosca

Putin col cappio al collo: bufera sullo striscione allo stadio

Allo stadio spunta Vladimir Putin col cappio al collo. È quanto accaduto nelle tribune dello stadio del Legia Varsavia in Polonia. Nel big match con la capolista del campionato, i tifosi hanno esposto uno striscione con il premier russo impiccato e soprattutto con la maglia rossa dello Spartak Mosca.

La squadra della città in cui ha sede il Cremlino è infatti gemellata con il Lech Poznan, ovvero la storica rivale del team di casa. Le immagini del Miejsky Stadion, però, non sono passate inosservate agli occhi del pianeta e nel giro di pochissimo tempo sono finite sotto i riflettori dell’opinione pubblica.

L’amicizia tra il club polacco e quello di proprietà dei due oligarchi, Vagit Alekperov e Leonid Fedun, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’azienda petrolifera russa Lukoil, non basterebbe a giustificare il gesto. L’episodio, infatti, ha fatto tanto discutere il popolo del web, considerando i numerosi commenti su Facebook, Twitter e Instagram sull’accaduto.

Allo striscione, poi, si sarebbe aggiunto il coro dei tifosi del Legia Varsavia. Alcuni sostenitori dagli spalti hanno cantato “Ruska Kurwa”, in italiano “Pu…a russa”. Non è la prima volta che nella capitale polacca viene contestata l’invasione della vicina Ucraina. Il 25 febbraio, ovvero quando ci furono i primi bombardamenti su Kiev, in diversi stadi, tra cui anche quello del Wisla Cracovia, si erano intonate canzoni contro Mosca e le sue iniziative belliche.

La ruggine tra le due popolazioni, pur essendo passati diversi anni dall’invasione sovietica, anche prima dello scoppio dell’ultimo conflitto, è stata sempre presente a quelle latitudini. Diverse le persone, non solo tra gli ultras, che nutrono ancora sentimenti di astio nei confronti dei vicini.

I tifosi del Legia, comunque, già in passato sono stati protagonisti di episodi molto discutibili, finendo così al centro di polemiche globali non riguardanti solo il mondo del calcio. Nel 2017, ad esempio, nella partita di Champions League contro l’Astana Fc, furono puniti dalla Uefa con una multa di 35 mila euro.

In occasione del 73esimo anniversario della rivolta di Varsavia, avvenuta nel 1944, esposero uno striscione raffigurante un militare delle SS che puntava un’arma contro un bambino polacco. Quell’iniziativa, come nel caso del cappio a Putin, allora fu oggetto di animate discussioni per gli sportivi e non solo di tutto il pianeta.

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