I sognatori lo chiamerebbero karma, i più realisti semplicemente giustizia sportiva. Quel che è certo è che Chijindu Ujah, velocista inglese medaglia d'argento alle olimpiadi di Tokyo con la Gran Bretagna dietro l'Italia nella gara della staffetta 4x100, è stato sospeso per doping. Qualcuno già parla di contrappasso, viste le insinuazioni fatte a Marcell Jacobs da parte della stampa inglese dopo la sua vittoria nei 100 metri. "Gli inglesi hanno gettato fango accusando di doping il nostro Marcell Jacobs, ma quello col motore truccato pare fosse in casa loro! Beccato oggi positivo lo staffettista inglese Cj Ujah (a rischio l'argento)", ha scritto Matteo Salvini su Twitter.
"Ujah è risultato positivo per S23, un SARM (Modulatori selettivi del recettore degli androgeni) che aiuta la costruzione muscolare, e Ostarine, un altro SARM che non è uno steroide ma un agente anabolizzante", si apprende dalla stampa d'oltremanica. Stando a quanto riferisce la stampa inglese, Chijindu Ujah è risultato positivo al controllo antidoping a Tokyo effettuato a sorpresa subito dopo la finale. Sono quattro in tutto gli atleti che sono risultati positivi. Oltre all'inglese figurano anche Sadik Mikhou del Bahrein, uscito in batteria nei 1500 con 3:42.87, il georgiano Benik Abramyan, iscritto al lancio del peso, e lo sprinter keniano Mark Othieno Odhiambo.
Ora l'inglese è stato posto sotto inchiesta e prima di arrivare a una sentenza definitiva sarà necessario effettuare successivi controlli. Tuttavia, se la violazione segnalata dall'Integrity Unit di World Athletics, l'associazione internazionale delle federazioni di atletica leggera, organo indipendente dalla federazione internazionale dovesse essere confermata, non sarebbe solo lui a rischiare la medaglia di Tokyo. Tutta la squadra della staffetta 4x100 maschile che ha corso a Tokyo, infatti, si vedrebbe revocare l'argento vinto con uno scarto di 1 centesimo contro l'Italia. Chijindu Ujah è stato il primo staffettista della finale della staffetta 4x100 a Tokyo e ha corso contemporaneamente a Lorenzo Patta.
La medaglia d'argento nella staffetta di Tokyo è stata accolta dagli inglesi come una bruciante sconfitta, tanto più che è arrivata contro l'Italia che ha vinto l'oro. Se gli accertamenti verificassero la presenza di sostanze vietate nel corpo del velocista, per i sudditi di sua maestà Elisabetta II questo sarebbe un ulteriore smacco. "Not Italy again!", hanno titolato i giornali inglesi all'indomani dell'impresa dei nostri staffettisti a Tokyo, che hanno superato di un battito di ciglia la compagine inglese.
In caso di conferma di utilizzo di sostanze dopanti da parte di Chijindu Ujah e, quindi, di esclusione in toto dal podio della squadra inglese, la medaglia d'argento passerebbe ai canadesi e i cinesi salirebbero sul terzo gradino del podio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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