Storditi da Pogacar, dimentichiamo che l'Italbici sta affondando

Non vinciamo grandi giri da 8 anni e classiche da tre. Oggi inizia la rassegna per la prima volta senza Ganna

Storditi da Pogacar, dimentichiamo che l'Italbici sta affondando
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Abbacinati da cotanta luminescenza, storditi da sublime bellezza, Tadej Pogacar ci distoglie dalle nostre miserie. È chiaro che chi ama il ciclismo non guarda né la nazione né la provenienza, ma è altrettanto vero che se ci avessimo un Sinner in bicicletta non sarebbe poi male, come del resto non ci dispiacerebbe avere un Pogacar tricolore.

Lui, Taddeo, è anche carino, perché adora l'Italia e appena può non rinuncia a correre sulle nostre strade, ma è chiaro che non è la stessa cosa. Orfani di Vincenzo Nibali, non vinciamo da tre anni una classica Monumento, l'ultima con Sonny Colbrelli, che fece appena in tempo a trionfare alla Roubaix, prima di dare l'addio alle corse per un grave problema cardiaco (ora ha un defibrillatore sottocute, ndc). E nei Grandi Giri non ci va meglio, visto che non si vince da otto stagioni e cara grazia che quest'anno Antonio Tiberi, 23enne corridore ciociaro è perlomeno arrivato 5° nella corsa rosa, ma è chiaro che ci manca chi è in grado di centrare i bersagli, chi ha la mira, chi ha il colpo in canna.

Senza il colpo in Ganna partiamo oggi per i mondiali su pista a Ballerup in Danimarca. In palio 22 medaglie. Il nostro portabandiera, l'uomo d'oro della pista, il primatista dell'ora è a casa a tirare giustamente il fiato. Dopo otto partecipazioni consecutive, nelle quali ha raccolto 6 ori, 1 argento e 1 bronzo nell'inseguimento e un oro, due argenti e tre bronzi con il quartetto, Filippo Ganna si riposò: è un po' stanchino.

Un campionato del mondo a meno di tre mesi dai Giochi Olimpici rappresenta inevitabilmente un momento di transizione. Così a Ballerup vedremo impegnati sì tanti big dei velodromi, ma anche tanti giovani rampanti che avranno a disposizione una grande occasione per mettersi in mostra. Un esempio pratico: non ci saranno gli inseguitori australiani, che a Parigi hanno incantato a suon di record del mondo, mentre saranno della partita i fenomeni olandesi della velocità Hoogland e Lavreysen.

E anche l'Italia da una parte schiererà la nazionale femminile pressoché al completo (mancherà Elisa Balsamo in viaggio di nozze), mentre in campo maschile non sarà della partita come detto Filippo Ganna e il quartetto dell'inseguimento sarà decisamente rimaneggiato rispetto a quello storico, visto che anche Jonathan Milan non dovrebbe essere della partita per dedicarsi solo alla gara individuale.

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