Gianluigi Donnarumma è salito sul banco degli imputati per via delle sue papere colossali nella finale di Coppa Italia persa con un netto e perentorio 4-0 contro la Juventus di Massimiliano Allegri. Il giovane portiere rossonero in occasione del secondo e terzo gol bianconero ha letteralmente spalancato la porta al brasiliano Douglas Costa e al marocchino Medhi Benatia che hanno così ringraziato per il gentile omaggio concesso dal 19enne di Castellammare di Stabia. Tanti tifosi del Milan, sui social network, se la sono presa con Donnarumma, reo di aver consegnato la Coppa Italia nelle mani della Juventus, mentre Gennaro Gattuso ha difeso il suo portiere.
Stefano Tacconi, invece, ex portiere bianconero è entrato in tackle sul portiere rossonero e ai microfoni dell'Ansa si è confermato un personaggio sempre diretto e senza peli sulla lingua: "La stoffa c’è, ma va aiutato. Deve lavorare tanto su certi fondamentali, cominciando da quelle gambe, che tiene sempre larghe. E poi, mai uscire dal campo piangendo, è una manifestazione di debolezza, si esce a testa alta.
In certe partite basta un errore per rovinare tutto, non conta quante belle parate hai fatto fino a quel momento. La concentrazione deve essere sempre al massimo. Nel ’90 Zenga giocò un Mondiale perfetto, ma ci si ricorda solo dell’uscita sbagliata nella semifinale con l’Argentina”.
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