«Eccoci qui... vi avevo detto che verso settembre avrei deciso se continuare o meno la mia strada verso Tokyo. È stata una scelta davvero difficile... Da una parte la voglia di partecipare alla mia 6ª olimpiade da mamma con il grande sogno di portare la bandiera italiana e dall'altra il desiderio di allargare la famiglia. Ebbene sì, questa volta ho scelto la vita, la famiglia e poco dopo il destino ha voluto regalarmi una nuova vita dentro di me».
Inizia così il lungo messaggio di addio alle competizioni di Tania Cagnotto, che ha annunciato via Instagram, nella serata di ieri, il suo ritiro (il secondo dopo quello post-Rio 2016). A sorpresa la più grande tuffatrice europea della storia ha detto stop, un po' a sorpresa sebbene l'assenza agli Assoluti di tuffi di qualche giorno fa si poteva interpretare come segno premonitore di quello che avrebbe poi annunciato. Tutto questo, dopo che mesi fa aveva dichiarato di sognare un ruolo di portabandiera in quella Tokyo che avrebbe significato la chiusura del cerchio della dinastia Cagnotto, iniziata 56 anni fa da papà Giorgio, al debutto olimpico nella rassegna a cinque cerchi del 1964 disputata proprio nella capitale nipponica. Stavolta, però, il desiderio di allargare la famiglia, se qualcuno non lo avesse intuito sopra Tania dopo la primogenita Maya aspetta un secondo figlio dal marito Stefano, ha prevalso su tutto il resto. Anche sul progetto del sincro delle mamme pensato con Francesca Dallapè, pure lei reduce da una maternità, la cui opera di convincimento aveva spinto Tania a tornare in vista dei Giochi. Ma il rinvio olimpico al 2021 ha complicato i piani.
«So conclude Tania nel suo post - che molti di voi volevano vedermi ancora una volta sul trampolino e mi spiace, ma in questo lockdown ho avuto tempo di riflettere e capire cosa fosse più importante per me.
Non avevo più quella forza di volontà (che per 20 anni mi ha guidato) di impegnarmi e sacrificarmi nel modo in cui un olimpiade lo richiede! E comunque questo è solo un arrivederci al mondo dei tuffi perché credo di poter dare ancora qualcosa in un'altra veste...». Nel futuro di Maya, potrebbe esserci spazio ancora per i tuffi.
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