Tennis, Fognini a Montecarlo: esordio vincente (con brivido)

L'azzurro, chiamato a confermare le semifinali dell'anno scorso, rischia di uscire al primo turno contro il portoghese Sousa. Butta il primo set e si scuote solo quando l'avversario sta servendo per il match. Poi vince al terzo

Tennis, Fognini a Montecarlo: esordio vincente (con brivido)

Tutto il Fogna che c'è in Fabio Fognini. Se la vede pessima il numero uno del tennis italiano all'esordio nel torneo di Montecarlo. E serve una mano dal portoghese Joao Sousa per non essere costretti a recitare il de profundis per il ligure, chiamato sulla terra del Principato a riconfermare le semifinali raggiunte l'anno passato e soprattutto il livello di gioco eccezionale raggiunto anche in questo 2014 sul mattone tritato con la vittoria di Vina del Mar, la finale di Buenos Aires e i quarti a Rio. Ma, e forse è quello che pesa maggiormente, c'è il successo prestigioso su Murray in Coppa Davis a Napoli ancora fresco di peana.
Il suo più grosso problema sono, da sempre, la tenuta mentale e la maturità. Forse oggi Fognini è riuscito a fare un altro piccolo passo avanti verso la top ten mondiale, passando sotto le forche caudine di Sousa. L'azzurro pronti via resta indietro 2-0. Ma ricuce e risale fino al 5-3. Lì il portoghese subisce un warning dall'arbitro e mentre tutti sono pronti ad aggiungere il sei sul cartellino, si scuote. Accelera, centra le righe, diventa continuo. Dall'altra parte l'italiano si sgonfia come un sacco vuoto. Palle senza peso e senza senso, decine di gratuiti ed errori non forzati. Sousa infila sei giochi consecutivi, vince il primo 7-5 e si issa fino al 2-0 nel secondo. Sconcerto nell'angolo azzurro. Coach Josè Perlas batte le mani con la fiducia del padre che vede il figlio per la prima volta sulla biciclettina senza rotelle. Sa che cadrà, ma poi ce la farà ad arrivare in fondo al cortile. Papà Fulvio Fognini è molto meno sicuro e scuote la testa a ripetizione. Fabio si fa massaggiare ripetutamente le cosce, ma il problema vero è tra un orecchio e l'altro. Serve il classico dentro o fuori. Il portoghese arriva fino al 5-3 e 30-0. Dopo racchette scagliate e rotte, calci alla panchina e imprecazioni varie serve solo un po' di tennis. E arriva. Ecco il 5-4 e poi un'infilata di game fino al 7-5 per il ligure.

Che da qui in poi, capita l'antifona, mette la velocità di crociera e va a chiudere 6-4, con un solo brivido di un break point annullato sul 5-4 e proprio servizio. Ma la vittoria è una liberazione e il «Continuate a rosicare» con cui firma la telecamera forse un'indicazione di quanto sia pazzo e tenace questo Fognini.

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