Se Dustin Huffman è stato un «eroe per caso» in un celebre film di oltre trent'anni fa, Marcus Thuram e Kenan Yildiz sono diventati «partner per caso» negli attacchi di Inter e Juventus.
Entrambi, salvo stravolgimenti degli ultimi giorni, cominceranno da titolari la sfida al Meazza domenica sera: il nerazzurro perché si è subito rivelato come partner ideale di Lautaro Martinez, il bianconero perché ha poco per volta convinto Allegri di valere già i palcoscenici più prestigiosi.
L'antefatto è però particolare per entrambi. In estate, infatti, Thuram era arrivato a Milano con l'idea di avere davanti a sé Lautaro e un certo Lukaku: il quale poi, come si sa, ha preso altre strade facendo imbufalire l'intero popolo interista e accasandosi infine alla Roma. A quel punto Marotta e Inzaghi, invece di andare a caccia di un altro attaccante, hanno pensato bene di dare fiducia al figlio del celebre papà Lilian: classe 1996, arrivato a parametro zero dal Borussia M'gladbach, il ragazzo nato a Parma ha fatto in fretta a conquistare tutti. In primis Lautaro Martinez, con il quale l'intesa è nata spontanea: e se l'argentino sta segnando come mai in carriera, buona parte del merito va ascritta anche alla capacità di Thuram di metterlo nelle migliori condizioni per sprigionare tutta la sua voglia di trovare la porta. Lo stesso Marcus non disdegna però di puntare la rete e, ai dieci assist fatti registrare nelle ventuno presenze in campionato, ha abbinato anche otto gol: bottino assolutamente considerevole che dà l'idea di quanto il francese abbia inciso finora sulla stagione nerazzurra. In pratica, una gemma arrivata a costo zero che l'Inter ha messo sotto contratto fino al 2028 a 6 milioni l'anno: non potendo spendere chissà quanto per i cartellini, Marotta ha insomma pescato il meglio possibile tra gli svincolati.
Per motivi analoghi ovvero l'impossibilità di agire sul mercato da protagonista la Juventus in estate non ha potuto aggiungere un altro attaccante di primo livello.
Poi però, con l'avanzare della stagione, Allegri ha preso il coraggio a due mani e quasi obbligato anche dai guai fisici di Chiesa, Kean e in alcuni momenti pure Milik si è affidato al diciottenne Yildiz: cinque presenze da titolare in campionato (più una in Coppa Italia), tre reti complessive e alcune giocate da stropicciarsi gli occhi. Al punto tale che nell'ultimo turno, quando contro l'Empoli gli è stato preferito Milik, la sorpresa è stata tanta: domenica, pur se Chiesa è tornato a lavorare in gruppo, toccherà quasi certamente di nuovo a lui.
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