Gagliardini, Nuytinck, Tonelli, Widmer, Callejon... Sono alcuni dei calciatori di Serie A che, negli ultimi anno, hanno raccontato la persecuzione che vivono ogni santo giorno. No, gli allenamenti extra non c'entrano. Si tratta del Fantacalcio, il gioco più amato e odiato dai calciofili italiani. Per quei pochi che non lo sapessero, si tratta di un gioco che simula il campionato di calcio - nella scelta dei giocatori e nei criteri di gestione - basandosi sull'andamento delle partite reali. Per farla breve, l'obiettivo è di mettere a segno il maggior numero di gol. Normale che i "fantallenatori", come sono chiamati i giocatori del Fantacalcio, sperino nel rendimento dei propri calciatori.
Meno normale, invece, che con l'esplosione dei social scrivano ogni due per tre ai giocatori "veri" per chiedere voti più alti, gol e assist. Nelle ultime ore, a farne le spese è stato Joao Cancelo. Il terzino della Juventus, tra i più forti della Serie A nel suo ruolo, ha risposto all'ennesima richiesta di un fantallenatore ricoprendolo di insulti. "Cioè per fare un assist o addirittura un gol dobbiamo aspettare due anni? Al Fantacalcio ho puntato tutto su di te in difesa, ma per adesso una delusione. Ma poi questi gialli inutili che prendi...", il messaggio che gli ha spedito il tifoso. Già, perché il cartellino giallo significa mezzo punto in meno.
Al che Cancelo ha sbottato: "Vaff... A me del Fantacalcio o fantame... non me ne frega un ca... l’importante è vincere e non mandarmi più messaggi". Insomma, pare che il difensore lusitano abbia imparato alla perfezione la lezione dell'ex presidente bianconero Giampiero Boniperti: "Vincere non è importante. È l'unica cosa che conta".
Anche a costo di perdere al Fantacalcio per 66 a 65,5...
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