Torna la regina Biles. Scaccia i demoni con l'aiuto dei vip

Vinta la depressione, prova da applausi. In tribuna Tom Cruise e Ariana Grande

Torna la regina Biles. Scaccia i demoni con l'aiuto dei vip
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Dio benedica l'americana. Tutto il pubblico della ginnastica mondiale (e non solo) non ha aspettato altro che lei, Simone Biles. La regina americana, vittima di abusi insieme alle compagne del medico orco Nassar - poi condannato - e diventata un modello di resilienza al di là del suo sport, ha brillato nelle qualificazioni dell'artistica in cui c'erano anche le Fate azzurre, che hanno fatto l'impresa piazzandosi davanti alla Cina. A risaltare la stellare performance della fuoriclasse a stelle e strisce che è valsa il primo posto con 59.666 davanti alla connazionale Sunisa Lee, i body luccicanti e pieni di diamanti che vestono le ragazze statunitensi. Gli occhi, però, erano principalmente sulla quattro volte medaglia d'oro olimpica e lei, come al solito, è stata uno spettacolo.

Ad applaudire questa icona indistruttibile alla Bercy Arena, per farvi capire, c'erano anche l'attore Tom Cruise, il rapper Snoop Dogg e la cantante pop Ariana Grande. Un parterre de roi. L'esordio a Parigi 2024 è avvenuto alla trave, quella del bronzo di Tokyo, dove Simone era arrivata da strafavorita, prima di choccare il mondo decidendo di ritirarsi dalla maggior parte degli eventi. Era subentrato un subdolo mostro da abbattere: i «twisties» (demoni). Dopodiché, la Biles si è presa una lunga pausa per curare la salute mentale, mettendo così in luce il tema a lungo tabù.

Devastata dall'Olimpiade giapponese, ha effettuato la sua prima gara ad agosto dell'anno scorso, quando ha dimostrato di essere tornata a un livello stellare tanto da candidarsi per l'oro nel concorso generale di Parigi e consolidare la sua leggenda. Qualche settimana fa ha dominato le selezioni olimpiche davanti alla campionessa di Tokyo Suni, con acrobazie sempre più spettacolari, dal suo caratteristico volteggio Biles II (doppio carpiato Yurchenko) - così difficile che nessun'altra ginnasta lo ha mai tentato in gara - a salti di oltre 3,50 metri durante il suo esercizio al corpo libero.

In tutto questo, ieri la coach americana Cecile Landi ha rivelato che Simone continua a seguire religiosamente le sedute con il suo terapeuta. «Noi, ovviamente, la ascoltiamo quando ne ha bisogno». La Biles, fragile ma al tempo stesso forte, sta bene. E sorride. Ieri ha chiuso alle parallele con le braccia alzate ricevendo la standing ovation alla chiusura.

Solo una piccola apprensione dopo il corpo libero, con una smorfia che ha fatto il temere il peggio.

Landi ha rivelato che non è ancora guarita dal problema al polpaccio emerso un paio di settimane fa. «È un problema minore, non si è parlato di ritirare Simone dalla gara», rassicura. Per fortuna: Dio benedica l'americana.

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