Un'Europa League a due facce per le italiane. Sorridente quella della Lazio che blinda il primo posto in classifica superando in casa la Real Sociedad per 3-1; triste quella della Roma che non vince in trasferta da nove mesi e con la sconfitta in casa dell'Az Alkmaar (0-1) ora mette in bilico anche la qualificazione ai playoff.
Vittoria pesante per la squadra di Baroni (nella foto), in versione largamente rimaneggiata, che sblocca la sfida dell'Olimpico dopo appena cinque minuti con Gila. La notte biancoceleste, arricchita dai gol di Zaccagni e Castellanos, dai legni dello stesso Gila e Pedro (tra gli ospiti Mendes aveva respinto sulla linea di porta un tiro dell'argentino e Munoz si era fatto espellere), sarebbe stata perfetta se non ci fossero stati l'infortunio di Nuno Tavares e il gol subìto da Barrenechea. Con 19 punti e una differenza reti di +13, il primato sembra quasi certo anche in caso di ko a Braga nell'ultimo turno.
La Roma versione Europa, quella che con Mourinho ha vinto la Conference League e che, un anno dopo, ha perso la finale di Europa League con il Siviglia solo ai rigori (al termine di una partita ricca di polemiche arbitrali), non esiste più. Nemmeno Claudio Ranieri, che con la sua bacchetta magica ha rivitalizzato i giallorossi in campionato, allontanandoli rapidamente dalla zona salvezza, è riuscito a trasformare la squadra in campo internazionale. Contro l'Az è arrivata una sconfitta pesante. Non tanto nel risultato, quanto nel significato. Perché la Roma è a un punto dal 25° posto e rischia una clamorosa eliminazione al primo turno.
In Olanda, ieri, ha deciso un gol di Parrett all'80'. Nell'ultima gara, in casa contro i tedeschi dell'Eintracht, a loro volta a caccia di punti per rientrare fra le prime otto, serve una vittoria per scacciare i fantasmi.
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