La settimana difficile della Juventus finisce con un pareggio folle in casa contro la Salernitana: un 2-2 che nel finale poteva diventare 3-2, non fosse stato per il gol annullato a Milik dopo 5 minuti di consulto al Var da parte dell'arbitro Marcenaro a tempo quasi scaduto. Il direttore di gara dà prima buona la rete del polacco sugli sviluppi di un corner poi la cancella per posizione di fuorigioco di Bonucci. Finisce con quattro espulsi in un colpo solo nell'occasione (Milik, Fazio, Cuadrado e Allegri) e una raffica di polemiche.
Partita comunque allucinante, che la Juve al 90' stava perdendo 2-1 dopo un primo tempo pessimo. Del resto il tecnico bianconero aveva detto dopo la sconfitta col Psg in Champions che la partita con i campani «sarebbe stata più difficile». Un «maniavantismo» che lì per lì aveva lasciato in molti sconcertati, ma che, chissà, aveva un fondo di verità. Comunque troppo molle e superficiale, la Signora (in completo fucsia-blu) nel primo tempo.
Su un cambio di gioco da destra a sinistra Cuadrado salta a vuoto e lascia una prateria dietro di sé a Mazzocchi che in area poi si concede addirittura qualche doppio passo da sudamericano. L'ex del Venezia poi crossa in mezzo con forza, dove Candreva spinge in rete il pallone da pochi passi. Nel finale di primo tempo, poi, altro buco, stavolta di De Sciglio dall'altra parte, e prateria in questo caso per Dia: cross al centro per Piatek che tira a botta sicura trovando il braccio di Bremer. Dopo un controllo al Var è rigore che lo stesso Piatek trasforma facendo piovere sullo Stadium una salva di fischi. Qualcuno lascia addirittura l'impianto.
Per Allegri il colpevole è Kean, oggettivamente al limite dell'inesistente, lasciato in spogliatoio: dentro Milik e Juve ridisegnata col 4-4-2. La musica cambia da subito, visto che da un'iniziativa di Kostic i padroni di casa accorciano le distanze con un'incornata rabbiosa di Bremer in sganciamento offensivo. Brasiliano molto meglio in attacco che in difesa, con un altro paio di svarioni da brividi, oltre al rigore provocato. Comincia poi un lungo assedio con occasioni per Paredes, Milik e il neo-entrato Danilo e che culmina nel fallo ingenuo di Vilhena su Alex Sandro al 90': rigore realizzato da Bonucci che riprende la respinta di Sepe sul suo errore iniziale dal dischetto. Chiusura col botto, con Milik che infila Sepe e per qualche secondo fa esplodere lo Stadium, prima dell'annullamento e del caos finale.
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