Giampiero Ventura, commissario tecnico della Nazionale Italiana, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'Io Lo Sport, di diversi argomenti tra cui Graziano Pellè e sulla possibile convocazione in futuro di Mario Balotelli: "Pellé un minimo di riflessione la deve fare, è un buon giocatore e un ragazzo per bene. Comunque niente è precluso a nessuno, neanche a Pellé. Spero che non sia stato frainteso il discorso e il gesto di Pellé, se ne è visti di peggio nel calcio. In Nazionale però è diverso, altrimenti chiunque si sentirebbe autorizzato a fare lo stesso. Balotelli? È un giocatore dalle grandissime potenzialità e qualità che è frenato da un modo di essere che non lo mette in condizione di esprimersi al meglio. Niente è precluso per nessuno, le porte sono aperte per tutti, ma in questi anni c'è stato un abbassamento del livello e il gap lo vai a colmare con un comportamento e un atteggiamento tattico da squadra, la squadra ha la priorità sul singolo. Deve mettere le sue qualità a disposizione della squadra e non la squadra che si mette a disposizione di Balotelli, è questo il grande passo che deve fare".
Ventura ha poi parlato degli stage della Nazionale ed ha incoronato il giovanissimo Gianluigi Donnarumma come erede di Buffon: "Gli stage? Ho chiesto di farli non per chi fa 70 partite all'anno come i Bonucci o i Chiellini, ma con quelli di 22-23 anni che sulla carta sono di grande prospettiva in attesa di poter far parte della Nazionale che mi auguro giocherà i Mondiali. Inizieremo a novembre e così potremo già modificare il modo di stare in campo. Stiamo cercando di costruire due nazionali: una che si qualifica per i Mondiali e l'altra che sia pronta a subentrare.
Donnarumma? Lui è un portiere straordinario con un grande futuro davanti a sé. Buffon ha fatto la storia della Juventus e della Nazionale, con il ruolo da uomo che riveste anche nel gruppo. Forse però sta nascendo un altro Buffon".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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