"Quando volo penso al Toro". E ancora: "Solo uno schianto". Allo Juventus Stadium gli striscioni esposti ieri dagli ultras bianconeri hanno gelato il sangue ai granata. Una vera e propria provocazione che calpesta la memoria della terribile strage di Superga. Era il 4 maggio 1949 quando tutta la squadra del Grande Torino perse la vita. E, in occasione del derby, i tifosi della Juve hanno voluto andare a "colpire" proprio lì srotolando uno striscione che raffigurava un aereo mentre precipita contro una montagna. Immediata l'indignazione del Torino che ne ha chiesto la distruzione.
Purtroppo non è la prima volta che i tifosi juventini si macchiano di questi orribili slogan. Già l'anno scorso le curve erano incorse in sanzioni di una decina di migliaia di euro dopo aver esposto uno striscione che recitava "Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto". Ieri come oggi le vili frasi suscitarono l'indignazione dell'intero mondo calcistico.
Questa volta però il giudice sportivo potrebbe decidere di far gravare sulla tifoseria una punizione più aspra, imponendo la chiusura di uno o più settori dello Juventus Stadium al fine di debellare una volta per tutte queste terribili provocazioni. Lo stesso presidente della Juventus Andrea Agnelli si è detto indignato dall'accaduto, commentando su Twitter "Le tragedie non si toccano. MAI. No agli striscioni e i cori canaglia. Tutti." e lanciando l'hashtag #RispettoPerLeTragedie.
Intanto il club granata protesta indignato e ricorda le 31 vittime e i circa due milioni di torinesi che presero parte ai funerali. Lo choc fu così grande per la comunità che l'anno seguente, ai Mondiali del Brasile, la nazionale si recò in nave.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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