Sebastian Vettel dice basta con la Formula Uno e annuncia che a fine stagione si ritirerà dal circuito. È lui stesso a comunicarlo tramite un video pubblicato sul proprio profilo Instagram, peraltro aperto qualche minuto prima di dare la comunicazione.
Quattro volte campione del mondo, di fila, dal 2010 al 2013. Oggi all'Aston Martin che scrive: "Hai dato vita a una delle più grandi carriere nella storia di questo sport". Mentre lui dà l'addio in un video social, in bianco e nero: "Oggi annuncio il mio ritiro dalla F1 alla fine della stagione 2022 - le sue parole -.Probabilmente dovrei iniziare con una lunga lista di persone da ringraziare, ma sento che è più importante spiegare le ragioni alla base della mia decisione".
Il tedesco prosegue nel suo lunghissimo messaggio social: "Amo questo sport. È stato centrale nella mia vita da quando ho memoria. Per quanto ci sia una vita in pista, c'è anche una vita fuori dalla pista. Essere un pilota da corsa non è mai stata la mia unica identità. Chi sono io? Sono Sebastian, padre di tre figli e marito di una donna meravigliosa". E ancora: "Oltre alle corse ho cresciuto una famiglia e amo stare con loro. I miei obiettivi sono passati dal vincere gare e lottare per i campionati a vedere crescere i miei figli, trasmettere i miei valori, aiutarli a rialzarsi quando cadono, ascoltarli quando hanno bisogno di me".
Dunque conclude: "La mia gara migliore? Deve ancora venire. Credo nell'andare avanti, guardare indietro ti rallenterà soltanto. Non vedo l'ora di correre su piste sconosciute e cercare nuove sfide. Credo che ci sia ancora una gara da vincere. Vi saluto e vi ringrazio per avermi permesso di condividere tutto questo. Ho amato ogni singola parte".
Dal poker iridato ai 6 anni con la Ferrari
Il 35enne pilota tedesco ha corso per la Ferrari per sei stagioni ma ha messo a segno il suo poker iridato al volante della Red Bull dal 2010 al 2013. Dall'esordio con la BMW-Sauber nel 2007 a Indianapolis ai quattro titoli consecutivi con la pressoché imbattibile Red Bull, dall'approdo alla Ferrari al tentativo di rilanciarsi con la Aston Martin che non ha prodotto il risultato sperato, spingendo Vettel alla decisione di chiudere la sua carriera nel Mondiale al termine di questa stagione.
Arrivato a Maranello nel 2015 con l'obbiettivo di dimostrare che il suo poker iridato non era solo legato alla strapotere Red Bull ed il sogno di ripetere al volante della Rossa l'epopea "targata" Michael Schumacher. Una missione che si sarebbe appunto scontrata con la superiorità della Mercedes, chiudendosi con il mediocre 2020 ma anche due secondi posti nel Mondiale: nel 2017 e nel 2018, in entrambi i casi alle spalle di Lewis Hamilton.
Terzo nella classifica dei piloti più vincenti in F1 (alle spalle di Schumacher e Hamilton), Seb è salito per 53 volte sul gradino più alto del podio, due in più di Alain Prost. Successi divisi tra Red Bull (38 vittorie) e Ferrari (14) ma inaugurati dall'epica vittoria- la prima in assoluto - centrata nell'ormai lontano 2008 con la Toro Rosso sotto il diluvio nel Gp d'Italia.
Un exploit che permise all'allora 21enne Vettel di diventare il pilota più giovane a vincere un Gran Premio del Mondiale, primato rimasto nelle sue mani per quasi otto anni e battuto solo nel 2016 da Max Verstappen.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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