Stravince la Virtus come si pensava, come temevano quelli che già capivano poco l'Armani guerriera, figurarsi in una partita dove le mancavano sette giocatori. Scariolo spariglia al tavolo del basket italiano andando sul 4 a 3 con Ettore Messina dopo un pugno in pieno stomaco nella 184ª sfida fra Olimpia e Virtus che farà male all'Armani. Eh sì, questo 83-65, il divario nelle cifre, a rimbalzo, in troppe cose, dice che saranno i campioni d'Italia a tenersi la prima posizione per i giorni dei play off. Un vantaggio non da poco se, come ieri alla Fiera bolognese, ci saranno 9000 persone, un messaggio forte e chiaro alle avversarie e alla grande nemica: sì, è vero, eravate decimati dal Covid, dagli infortuni e dall'antidoping, ma noi, anche senza Belinelli che all'andata, quando perdemmo l'ultima volta in campionato, ve ne fece 34, ci siamo rivelati più forti.
Dominanti a rimbalzo, 46 a 30, dove niente cambierà con i rientri e non è colpa di nessuno se il vostro centro Tarczewski ha fatto 2 falli nei primi 20 e il 3° poco dopo, chiudendo a 0 punti come troppe volte. Non parliamo dell'assetto squadra perché con Hackett, feroce ma non brillantissimo ieri, e Shenghelia, questa Virtus sembra davvero averne di più in ogni ruolo soprattutto se, come è successo ieri, oltre allo strapotere di Jaiteh sotto (15 rimbalzi), di Weems in attacco, ne fa 18 anche il Cordinier corsaro risolvi problemi col suo basket pulp.
Sensazioni rubate in una partita mai nata, forse esagerate, certo un momento di triste riflessione per chi ha dovuto scoprire che nell'emergenza soltanto Bentil (15) e Baldasso (12) sono andati oltre i 10 punti raggiunti da un Melli che si è fatto in quattro, ma ha perso pezzi nel doloroso viaggio dove persino Hines è rimasto nella rete. Ora Milano deve pensare a rialzarsi in tempo e recuperare per i play off dell'Eurolega che inizierà al Forum il 19 aprile. In campionato deve solo tenere lontano Brescia che a Napoli ha vinto la 14ª partita consecutiva. Archiviare, dimenticare, arrampicarsi sugli specchi per difendere, ancora una volta l'emiro di Baltimora Delaney che forse si esagera considerandolo sempre il capro espiatorio dopo sconfitte dolorose, ma certo ieri alla Fiera bolognese è andato proprio a farfalle: 1 punticino su tiro libero, mai in partita. Per la Virtus, invece, banchetto sobrio con questa Armani che ha esagerato nel tiro da tre e non è mai stata capace di mettere in difficoltà una difesa che le ha concesso 5 tiri liberi.
La 26ª: Trento-Brindisi 96-78, Napoli-Brescia 68-70, Venezia-Fortitudo Bologna 77-72, Virtus Bologna-Milano 83-65, Pesaro-Sassari 75-73, Reggio Emilia-Trieste 103-109 d2ts, Varese-Treviso 80-89, Cremona-Tortona 73-74. Class: V.Bologna* 42; Milano* 38; Brescia 36; Venezia e Tortona 26; Sassari* e R.Emilia 24; Pesaro, Varese, Trento, Trieste e Brindisi 22; Treviso* e Napoli 20; F.Bologna 16; Cremona 14. * una gara in meno.
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