Zaniolo si firma già da ex dopo le minacce di morte. I Friedkin: fuori squadra

Notte choc con l'agguato di 15 tifosi. E lui lascia la città e toglie dal web la scritta "Player Roma"

Zaniolo si firma già da ex dopo le minacce di morte. I Friedkin: fuori squadra

I tifosi laziali - per sfottere quelli romanisti - giorni fa avevano esposto lo striscione «Rispetto per Zaniolo». Ma, dopo quanto accaduto l'altra notte al giocatore giallorosso, la solidarietà a Nicolò andrebbe espressa davvero, non per scherzo. Non deve essere stato piacevole infatti trovarsi braccato da una quindicina di ultrà che, con la scusa della «fedeltà alla Maggica», lo hanno inseguito in auto fino a casa tra insulti e minacce di morte.

All'origine del raid anti-Zaniolo c'è la querelle tra il giocatore e il club di cui, prima che la situazione degenerasse, Nicolò era un simbolo, riconosciuto anche dalla tifoseria. Ma cosa ha trasformato l'amore in odio? La storia è complessa e si trascina da tempo. Riassumiamo la vicenda in un bignamino di 8 punti: 1) Zaniolo è un talento, ma dopo due gravi infortuni non ha mai recuperato pienamente; 2) ciò lo condiziona psicologicamente, peggiorando un carattere già spigoloso; 3) ovvio quindi che con Mourinho non possa legare; 4) di qui il desiderio di cambiare aria; 5) ma in questa fase Zaniolo commette l'errore di assumere atteggiamenti che mandano in bestia i Friedkin; 6) la società giallorossa gli prospetta la cessione al Bournemouth; 7) Zaniolo rifiuta (lui punta al Totthenam, ora spunta il Leeds); 8) la Roma lo scarica definitivamente («Ormai è fuori dal nostro progetto tecnico») e Mourinho dice che «purtroppo Zaniolo non è ancora stato ceduto» (intanto lo Special One ha fatto pace con l'ex epurato Rick Karsdorp).

E così arriviamo al blitz dei fanatici dell'altra notte, inaccettabile a prescindere dalle presunte «colpe» di Zaniolo. Nel frattempo a Trigoria sono spuntati altri striscioni ingiuriosi contro Nicolò e sua madre. «Non servono parole, solo tanta pena per voi. Tutto quest'odio è inconcepibile», il commento sui social della sorella e della madre del calciatore.

Intanto la Roma fa sapere che «è stato il team manager ad avvertire la polizia affinché la situazione non degenerasse», precisando di «condannare ogni forma di violenza».

Ieri il calciatore (che ha rimosso dai social la dicitura «football player AS Roma», sostituendola con un semplice «atleta») non è andato a Trigoria ad allenarsi, anzi ha lasciato proprio la Capitale spostandosi momentaneamente a La Spezia «per ritrovare la serenità».

Zaniolo, per rinnovare con i giallorossi, chiede «6 milioni di euro». L'ultimo comunicato della Roma è durissimo: «Il calciatore è fuori rosa, verranno presi provvedimenti disciplinari che diranno se potrà allenarsi o meno con il resto della squadra.

Inoltre la proprietà cederà il giocatore solo a parità di offerta presentata dal Bournemouth, assumendosi il rischio di un muro contro muro fino a scadenza di contratto nel 2024». E anche i tifosi dicono la loro. Con uno striscione: «Zaniolo, sei milioni di calci in c...!».

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