La notizia più gustosa e sorprendente della domenica ippica appena trascorsa arriva dall'ippodromo parigino di Longchamp dove si disputava il Prix Vermeille, importante test in vista dell«Arc de Triomphe» di inizio ottobre. La 3 anni francese Stacelita, la «creatura» del genio francese Jean-Pierre Dubois, imbattuta nelle cinque corse disputate, doveva dimostrare di essere degna di incrociare i ferri con il coetaneo irlandese Sea the Stars, il più forte galoppatore in attività nel Vecchio Continente, corteggiato dagli arabi della Godolphin per una cifra vicina ai 50 milioni di euro. Ebbene Stacelita è stata inopinatamente sconfitta dall'inglese Dar Re Mi che, dopo lotta serratissima, la batteva di forza sul traguardo per una corta incollatura. Gli inflessibili commissari francesi però ravvisavano una scorrettezza di Dar Re Mi nei confronti della tedesca Soberania ai 250 metri finali e, fra lo stupore generale, distanziavano la vincitrice sul campo dal primo al quinto posto.
Una decisione molto fiscale - in Italia non sarebbe mai stata presa - che ha provocato le vibranti proteste dell'entourage inglese di Dar Re Mi. Così Stacelita ha mantenuto in modo invero rocambolesco la propria imbattibilità portando a sei le sue vittorie consecutive, ma indubbiamente esce un po' ridimensionata da questa prova. Il 4 ottobre nell'«Arc» contro il mostro Sea the Stars sarà un'impresa proibitiva sovvertire il pronostico.
Sulle piste italiane teneva banco il trotto con in cartellone a Torino il Premio Marangoni, tradizionale ultimo testa in vista del Derby di Roma.
L'arrivo piuttosto lento e il ragguaglio complessivo non trascendentale di 114 per tutti e tre i primi arrivati non entusiasmano. Per vincere il «Nastro azzurro» a Tor di Valle ci vorrà ben altro.
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