Stadio, Milan e Inter in campo. Presentata l'offerta di acquisto

Depositati in Comune progetti e proposta di investimento anche per l'area limitrofa: un miliardo di euro, 71.500 posti

Stadio, Milan e Inter in campo. Presentata l'offerta di acquisto
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Si era parlato di 48 ore, ma le squadre ieri hanno anticipato i tempi presentando in serata - era atteso per oggi - il DOCFAP, il documento di fattibilità tecnico economica contenente la proposta per l'acquisizione del Meazza e delle aree limitrofe, valutati dall'Agenzia delle Entrate, 197 milioni di euro, insieme all'ipotesi di fattibilità progettuale per la realizzazione di uno nuovo stadio a pochi passi dal vecchio. «Una proposta frutto della visione strategica delle proprietà dei due Club - recita il comunicato congiunto di Milan e Inter - che pone le basi per l'attuazione di un'opera che rappresenterà un benchmark a livello internazionale e porterà rilevanti benefici alla città di Milano e ai milanesi. Nei prossimi mesi, i due Club si confronteranno con l'amministrazione per condividere e approfondire i dettagli e gli elementi distintivi della proposta, con l'obiettivo di completare la procedura di acquisizione entro il mese di luglio».

Un documento corposo di oltre 200 pagine che contiene i dettagli dell'accordo - sciolto il nodo del vincolo che obbliga le due squadre a procedere in tandem - le volumetrie richieste e i servizi annessi al quartiere. Ora dunque la palla passa di nuovo al Comune che dovrà analizzare nel dettaglio la proposta, riferire in Consiglio e e definire il delicatissimo punto delle volumetrie richieste per la definizione di attività recettive, museo, ristoranti.

Il tema delle volumetrie è il più delicato, dal momento che l'opposizione interna è dietro l'angolo, a partire da ambientalisti e Pd che stanno bloccando il Salva Milano in Senato e che di fronte a volumetrie eccessive potrebbero mettersi nuovamente di traverso. Mettendo in difficoltà il sindaco che, dopo 6 anni, spera di vedere la conclusione di una delle vicende più importanti e pù intricate dell'urbanistica milanese. «È un momento storico che rappresenta un asset fondamentale per la crescita del club e che contribuirà allo sviluppo di Milano» spiega il presidente dell'Inter Beppe Marotta. Per il presidente del Milan Paolo Scaroni: «Sarà uno stadio bellissimo: moderno, sostenibile... Un progetto verde e innovativo a beneficio della città e della cittadinanza».

I tempi sono strettissimi e l'operazione, se andrà a buon fine, dovrebbe concludersi entro l'estate: a novembre, infatti, scatterà il vincolo sul secondo anello dello stadio. Unico modo per aggirare il vincolo è cedere il Meazza, di proprietà del Comune, a privati, in questo caso Inter e Milan. Ecco perchè le squadre auspicano la nomina di un commissario per gli stadi, come annunciato ieri dai ministri delle Infrastrutture Matteo Salvini e dello Sport Andrea Abodi: «Il commissario è una garanzia della celerità della costruzione dello stadio, non solo per Milano ma per tutta Italia in vista dei Campionati Europei Uefa nel 2032».

Per quanto riguarda il cronoprogramma, valutato il piano di fattibilità, «si dovrà pubblicare un avviso pubblico che rimarrà aperto un mese» ha detto ieri il sindaco Beppe Sala per verificare l'eventuale interesse di altri soggetti o enti all'acquisto dell'area da 280mila metri quadri, poi si passerà alla vendita. I lavori dovrebbero partire all'inzio del 2027 - dopo le Olimpiadi di cui si ospiterà la cerimonia - per concludersi nel 2030. Il progetto prevede la costruzione del nuovo stadio e successivamente l'abbattimento parziale di San Siro. Dei 280mila metri quadri di area 100mila saranno destinati a edifici commerciali, uffici e hotel.

Il nuovo impianto avrà una capienza di 71.500 posti, di cui 13mila destinati a ospitalità e posti premium. L'investimento è di oltre il miliardo di euro e include 55mila metri quadrati di verde e 72mila metri quadri di parcheggi.

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