Una star cinese per il Festival di Sansepolcro

Pietro Acquafredda

Un ragazzo di Shangai: dita d’acciaio e faccia da attore: Mengla Huang, nativo di Shangai. Il suo nome non dice molto a noi occidentali, non si riesce neppure a dedurne il sesso. Il suo primo momento di gloria, in Italia, l’ha avuto nell’autunno 2002, quando a Genova si è aggiudicato il Premio Paganini, laureandosi violinista internazionale. Ma in patria è considerato una star, per la sua giovane età, venticinque anni, per il suo viso d’angelo e per la straordinaria bravura. Non importa che in Italia non sia conosciuto; e del resto è normale non avendo egli partecipato a nessuna «isola dei famosi» ed a nessun «grande fratello»; essendo soltanto un formidabile violinista, fra i tanti che l’Oriente di oggi ci regala, oltre i falsi d’autore e la bassa mano d’opera. Ora Huang torna in Italia per suonare al Festival di Sansepolcro che, per scelta, ha deciso di puntare sui giovani talenti di ogni parte del mondo. Accompagnato dalla Kronstadt Philharmoniker e, sotto la direzione del portoghese Josè Ferriera Lobo, suonerà il concerto dei concerti violinistici, il Concerto in re minore, op. 35 di Ciaikovskij. L’appuntamento è fissato per questa sera. Il suo concerto verrà ripreso e trasmesso in differita dal più importante network televisivo di Shangai. Ma Sansepolcro, nel corso del suo festival che termina domenica 13 agosto, non accoglie solo Mengla Huang. L’anno preceduto già due ragazzine italiane, ambedue pianiste, Beatrice Rana, tredicenne, pugliese (ha suonato il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Beethoven); e la sedicenne padovana Leonora Armellini che ha interpretato con sicurezza e levità il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Chopin; lo seguiranno Irina Zahharenkova, il 6 agosto, fresca di vittoria al Concorso Casagrande di Terni (quello stesso concorso che negli anni passati ha laureato Ivo Pogorelich e Alexander Lonquich, oltre alla nostra Paola Bruni); il 10 agosto, una pianista cinese, Xie Ya-Ou, che si è già fatta ascoltare in molte sedi prestigiose e che a Sansepolcro eseguirà Gershwin (Rapsodia in blue); e, a chiusura del festival, domenica 13, l’italiana Laura Marzadori, diciassettenne, interprete di un concerto violinistico destinato ai virtuosi dello strumento (Concerto n.

4 per violino e orchestra di Henri Vieuxtemps), e sotto la direzione di Stefano Trasimeni che del festival toscano è anche direttore artistico.
Symphonia Sansepolcro Festival. Fino al 13 agosto. Giardino del Regina Elena. Biglietti da 12 a 15 Euro. Informazioni e Prenotazioni: Tel. 0575.740536.

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