Le start-up protagoniste in progetti «green» per veicoli su due ruote

Valerio Boni

L'annuncio che Piaggio avrebbe avviato la produzione di un veicolo elettrico, e non uno qualsiasi ma una Vespa, ha dato una scossa al settore delle due ruote a emissioni zero. Scooter e moto a batteria non sono una novità assoluta, tuttavia oggi è evidente un salto generazionale. Lo testimoniano i prodotti di due aziende, due start-up italiane che hanno investito in progetti innovativi, non solo per il traffico urbano. La torinese Nito punta sugli spostamenti urbani, con due veicoli utilitari, in grado di raggiungere i 45 km/h. Si chiamano N3 e Nes; il primo ha l'aspetto di una piccola moto, mentre il secondo è uno scooter nudo e personalizzabile. La N3 è costituita da un telaio in alluminio, un motore da 1,5 kW e una batteria proposta in due versioni, con autonomie di 40 o 50 km, e ricaricabili in tre o sei ore. L'aspetto più esclusivo è rappresentato dalla possibilità di piegarla e ridurla ai minimi termini, per entrare nel bagagliaio di una Suv. Nes ha invece un motore più potente (4 kW), è omologato per due persone e può percorrere 80 km con un pieno di energia (in meno di 3 ore).

Del tutto diversa è la proposta di Italian Volt, che sta ultimando l'industrializzazione della Lacama, una potente roadster customizzabile.

La produzione in serie si limita infatti al «cuore» costituito da telaio e da un motore elettrico da 95 cv, mentre le sovrastrutture sono scelte dai clienti che possono ottenere una sportiva, ma anche una naked o una scrambler. Le Lacama saranno assemblate in 200 esemplari: 180 km/h e 4,6 secondi per passare da 0 a 100 km/h.

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