Statali, la Finanziaria porta i soldi per gli aumenti

Cipolletta (Sole 24 Ore): «Manovra immorale». Sacconi: «Si sente in campagna elettorale»

Statali, la Finanziaria porta i soldi per gli aumenti

Antonio Signorini

da Roma

Entra nel vivo l’iter della finanziaria 2006. A partire da oggi, al ministero dell’Economia si svolgeranno gli incontri con i ministri tecnici. Nei dicasteri di spesa si stanno mettendo a punto le richieste da avanzare a Domenico Siniscalco, compresi i dettagli delle politiche da finanziare il prossimo anno, mentre via XX Settembre è impegnata a smentire le indiscrezioni che escono quotidianamente sugli organi di informazione. L’ultima rilevante riguarda una presunta mancanza di copertura del prossimo contratto degli statali, che potrebbe costare fino a cinque miliardi di euro. «Le risorse finanziarie - ha ribattuto il ministero dell’Economia - sono già comprese nei tendenziali di finanza pubblica». In altre parole, le cifre presentate da Siniscalco al resto del governo già comprendono gli aumenti per il pubblico impiego. Tra le ipotesi allo studio della Finanziaria - queste non smentite - c’è anche un allargamento degli sgravi del 36 per cento per le ristrutturazioni edilizie, con la possibilità di richiederli anche da parte degli affittuari. Possibile anche l’inclusione delle riparazioni, come quelle degli idraulici, tra i lavori interessati dagli sgravi. L’obiettivo è quello di rendere conveniente, almeno per gli acquirenti, dichiarare tutti i lavori e rendere svantaggiosa l’evasione.
Ma a tenere banco ieri è stata la polemica politica, innescata dalla sinistra scesa in forze contro la Finanziaria con interventi di Romano Prodi e Piero Fassino. Critiche anche da un’assise della Confesercenti che si è tenuta a Perugia. Oltre al presidente Marco Venturi, a scagliarsi contro la bozza di manovra è stato il presidente del Sole24Ore ed ex vicepresidente di Confindustria, Innocenzo Cipolletta. «Trovo immorale - ha detto di fronte alla platea di commercianti - che in una legge finanziaria ci siano spese finanziate con la lotta all’evasione, quasi che sia una cosa discrezionale da fare». Secondo Cipolletta l’idea di reperire tre miliardi di euro dalla lotta all’evasione «è un falso perché chiamano lotta all’evasione un semplice inasprimento fiscale».
Dura la replica del governo, che dietro all’attacco di Cipolletta ha visto, più che la valutazione di un economista, un segnale politico al centrosinistra. «Il professor Cipolletta è apparso, e non per la prima volta, molto coinvolto dalla campagna elettorale», ha commentato il sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi. «Invece di indicare quali spese tagliare - ha aggiunto l’esponente di Forza Italia - egli invoca solo la riduzione delle tasse per le grandi imprese e arriva a definire immorale la copertura attraverso la lotta all’evasione che viene confusa con un inasprimento della pressione fiscale. Se è questa l’accoglienza della riduzione dell’Irap da parte del vertice confindustriale - ha osservato - potremmo anche ripensare quanto meno ai modi con cui ridurre l’Irap».
L’affondo del leader dell’Unione è invece arrivato dalla festa dell’Unità di Milano. Fino a qualche giorno fa della Finanziaria si conosceva «solo la copertina», adesso cominciano a trapelare alcuni dettagli ed «è ancora peggio, c’è da rimpiangere che non siano rimasti alla copertina», ha ironizzato Prodi. Pollice verso anche dal segretario dei Democratici di sinistra, Piero Fassino. La finanziaria in via di definizione, secondo Fassino, dimostra «l’incapacità della destra di ascoltare le domande del Paese».

La soluzione indicata dal leader della Quercia per ottenere una finanziaria migliore è di aprire «un confronto serio in Parlamento. Lì individuiamo le quattro, cinque grandi scelte che servono per rimettere in moto l’economia».

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