Stato d'emergenza in Pakistan giudici assediati nella Corte suprema

La decisione presa dal presidente Musharraf contro "islamici e giudici". Circondata la Corte suprema e destituito il presidente: doveva decidere sulla regolarità delle lezioni. La Bhutto rientrata subito nel Paese. Gli Usa: "Situazione molto deplorevole"

Stato d'emergenza in Pakistan 
giudici assediati nella Corte suprema

Islamabad - Il presidente Pervez Musharraf, ha proclamato lo stato di emergenza in Pakistan ch sta vivendo una giornata ad altissima tensione. Tutto ha avuto inizio quando un consiglire del presidente ha annunciato:"Il comandante in capo delle forze armate ha proclamato lo stato di emergenza nel paese ed ha preso disposizioni provvisorie sul piano costituzionale (sospesa la Costituzione ndr)". La proclamazione di uno stato d'emergenza era una delle ipotesi fatte, nel caso in cui la Corte suprema non avesse ratificato la legittimità dell'elezione del generale Pervez Musharraf il 6 ottobre. La Corte suprema dovrebbe decidere entro il 12 novembre, cioé tre giorni prima la scadenza del mandato di Musharraf. Musharraf, che è ancora capo delle forze armate, è giunto al potere otto anni fa con un colpo di stato militare incruento.

Circondata la Corte suprema La polizia ha subito circondato la sede della Corte suprema a Islamabad poco dopo la proclamazione dello stato di emergenza.

"Stato di mergenza illegale". Destituito Chaudry Otto giudici della Corte hanno dichiarato "illegale" lo stato di emergenza mentre il presidente della Corte suprema Iftikhar Mohammed Chaudry è stato destituito e sostituito con Hamed Dogar, uomo vicino al generale presidente Pervez Musharraf. Chaudry ha sfidato Musharraf, e lo ha battuto facendosi reinsediare dopo una prima destituzione ad aprile. Attorno a lui si è formato un movimento di opposizione di avvocati e giudici che ha raccolto un grande sostegno popolare. Paramilitari sono presenti all'interno della Corte suprema, e nei quartieri residenziali di giudici e avvocati nella capitale.

La Bhutto rientrata in Pakistan L'ex-primo ministro pachistano Benazir Bhutto è subito rientrata in Pakistan dal Dubai. Lo ha dichiarato alla Reuters il marito Asif Ali Zardari. Al momento della dichiarazione dello stato di emergenza la Bhutto si trovava a Dubai, Secondo fonti del suo partito non aveva intenzione di rientrare in patria. Zardari ha poi commentato che lo stato di emergenza è un pessimo sviluppo. "Noi speriamo che le istituzioni si rafforzino, non che vengano distrutte", ha detto. Un portavoce della ex premier da Londra ha confermato l'arrivo a Karachi. Secondo il portavoce non si sa ancora se la Bhutto "sarà autorizzata a sbarcare, arrestata o espulsa".

Emergenza contro islamici e giudici Il presidente Musharraf ha giustificato l'imposizione dello stato di emergenza con la necessità di porre un freno alla insurrezione islamica e alle interferenze dei giudici nella politica, secondo quanto è scritto nell'ordine presidenziale ottenuto dalla agenzia Afp. Nell'ordine si afferma che si assiste a "una crescita consistente di atti estremistici e di incidenti legati a attentati terroristici". Il riferimento è alla guerra non dichiarata tra l'esercito e la guerriglia riconducibile ai taleban e a al Qaida che si combatte in molte aree tribali al confine con l'Afghanistan e, da alcuni giorni, anche in zone finora rimaste tranquille. Inoltre nell'ordine si afferma che "alcune istituzioni giudiziarie lavorano contro il potere esecutivo e legislativo impegnato nella lotta al terrorismo e all'estremismo, indebolendo il governo e la determinazione della nazione e erodendo l'efficacia dell'azione per avere ragione della minaccia". Il riferimento in questo caso è alla crisi politica che ha portato l'esecutivo a tentare, senza successo, di destituire il presidente della Corte suprema e al timore da parte dei militari che questa stessa superiore istituzione giudiziaria non convalidi l'elezione a capo dello stato di Musharraf.

La Rice: "Situazione molto deplorevole" Così il segretario di stato americano Condoleezza Rice ha definito in una intervista alla Cnn la dichiarazione in Pakistan. "Non approviamo le misure extra-costituzionali - ha aggiunto - e speriamo che, qualunque cosa avvenga, in Pakistan si torni rapidamente a muoversi nel rispetto della costituzione". Il Dipartimento di Stato, per bocca del portavoce Sean McCormach, ha espresso profondo disappunto e preoccupazione per le ultime mosse del governo pachistano definendo l'instaurazione dello stato di emergenza un grave passo indietro per la democrazia.

McCornack, riprendendo concetti espressi dal segretario di stato Condoleezza Rice, ha aggiunto che il presidente Pervez Musharraf ha promesso elezioni politiche in gennaio e gli Usa chiedono che rispetti questo impegno.

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