Spunta la mappa del tesoro nazista. Ed è corsa a 18 milioni di euro in oro

Dopo 75 anni, l'Archivio nazionale olandese, ha desecretato alcuni documenti, tra cui la mappa di un tesoro sepolto da alcuni soldati nazisti. Ora è caccia aperta all'oro

Spunta la mappa del tesoro nazista. Ed è corsa a 18 milioni di euro in oro

È corsa all'oro, nel vero senso della parola, quella partita dall'Olanda che ha desecretato, dopo decenni, una cartina che potrebbe portare a un tesoro nascosto da alcuni soldati tedeschi nel 1945. Per molti storici, questo sarebbe già stato recuperato, ma non appena uscita la notizia, è partita una vera e propria caccia a quello che avrebbe attualmente un valore di oltre 18 milioni di euro.

Non proprio spiccioli. Oro e gioielli farebbero parte di un bottino di guerra nascosto appunto da un gruppo di soldati in fuga dai Paesi Bassi alla fine del secondo conflitto mondiale. Tutto è iniziato quando dopo 75 anni l'Archivio nazionale olandese ha deciso di pubblicare un bel numero di documenti; oltre 1300 pagine su cui per tanti anni è stato mantenuto il più stretto riserbo. Tra i tanti fogli è comparsa anche una mappa, disegnata a mano, del villaggio di Ommeren, a 35 chilometri a sudest di Utrecht, che conterrebbe indicazioni precise del campo in cui fu sepolto, nella più classica tradizione delle mappe del tesoro.

A consegnarla all'archivio, sarebbe stato Helmutt S., un soldato della Wehrmacht (nome assunto dalle Forze Armate tedesche per tutta la durata della seconda guerra mondiale, fino al 20 agosto 1946, quando fu formalmente sciolta dopo la resa incondizionata della Germania del 7 maggio 1945, ndr). Fu lui che tornando in patria raccontò di questo tesoro segreto e la modalità con cui i soldati, nel 1944, ne vennero in possesso, quando una bomba sganciata dagli alleati, distrusse il palazzo della banca Rotterdamsche di Arnhem e la sua cassaforte.

Il bottino sarebbe stato poi seppellito in un campo, nascosto in quattro casse di munizioni, e il luogo riportato sulla mappa disegnata a mano. La notizia creò talmente tanto scalpore, da finire alle orecchie del Beheersinstituut olandese, un'istituzione fondata nell'agosto 1945, incaricata di rintracciare, gestire, ed eventualmente liquidare, i beni delle persone scomparse durante la guerra.

Cominciarono una serie di lunghe ricerche tra il 1946 e il '47 che non diedero nessun tipo di risultato, probabilmente per la modalità e per il tipo di rudimentale di metal detector usati all'epoca.

Per questo dopo la desecretazione si è scatenata una vera e propria corsa da ogni parte del Paese, con improvvisati Indiana Jones pronti a fare qualsiasi cosa pur di ritrovarlo, nonostante la perplessità degli storici. C'è comunque un piccolo particolare che ha ricordato il sindaco del paese Klaas Tammers, in caso di ritrovamento l'interno contenuto andrebbe alla fondazione che possiede il campo.

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