Tyson risale sul ring contro un'influencer. I medici: "Mike, rischi di rimetterci la pelle"

"Se vinco, sono immortale. Ma se le cose vanno male, non voglio morire in un letto d'ospedale, voglio morire sul ring"

Tyson risale sul ring contro un'influencer. I medici: "Mike, rischi di rimetterci la pelle"
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Mike Tyson torna sul ring a 58 anni per diventare immortale. «Non perderò, avete sentito cosa ho detto?» garantisce «Iron» Mike, che stanotte affronterà all'AT& T Stadium di Arlington, in Texas, casa dei Dallas Cowboys della NFL, l'influencer Jake Paul, 31 anni più giovane, ma che guadagnerà il doppio della sua borsa (40 milioni di dollari contro 20). Cifre da capogiro (alcuni biglietti venduti a due milioni di dollari) e stadio da 80.000 spettatori per il ritorno dell'ex campione in un incontro sugli otto round da due minuti ciascuno al posto di tre e guantoni più pesanti per attutire la potenza dei pugni. «Se vinco, sono immortale». Ma se le cose vanno male, non voglio morire in un letto d'ospedale, voglio morire sul ring». Del resto il quadrato è sempre stato il rifugio del più giovane campione mondiale dei pesi massimi. O forse dovremmo dire il suo nido: «Non sarei diventato un combattente se non fosse stato per i piccioni», ha raccontato spesso del suo primo litigio, quando il piccolo Mike di Brooklyn aggredì un altro ragazzo che aveva strappato la testa al suo piccione preferito davanti ai suoi occhi. Poi, quello che sarebbe stato definito «l'uomo più cattivo del pianeta» avrebbe strappato un orecchio al rivale Holyfield, ma questa è un'altra storia.

Fatto sta. Diciannove anni dopo l'ultimo match pro', quando perse contro Kevin McBride, Tyson torna a un incontro ufficiale dei pesi massimi dopo aver accettato la proposta di Jake Paul, altro «dannato» e con un'accusa di violenza sessuale. A parte questo i due hanno poco in comune, se non che hanno sostenuto Trump in campagna elettorale. «Spero sia preparato bene altrimenti gli farò tanto male», carica Paul. «Grazie amico, ci divertiremo», gli ha risposto Mike, avvertendo lo Youtuber trasformato in pugile di non scambiare la sua cordialità per debolezza. «Qui non ci sono sentimenti in gioco», ha ribadito Tyson. «Paul è uno a cui hanno fatto credere di essere un killer, ma costruito su internet. Io sono un killer naturale. La mia intenzione è quella di fargli male. Spero che lui abbia le stesse intenzioni, altrimenti sarà nei guai».

Quando la campana suonerà, Tyson promette che il vecchio «Iron Mike» tornerà, anche se solo per una notte. «Porterò il diavolo in persona», ha aggiunto. I medici in queste ore lo hanno messo in guardia: «Mike, rischi la vita». E lui: «Per la prima volta vedrete un uomo morire sul ring. Ma non sarò io». Tv: ore 2, Netflix

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