Strategie «estive» contro il caro-prezzi: outlet, mercati rionali e piscine comunali

Il caro-vita riduce le partenze. Sono sempre più numerosi i romani che decidono di trascorrere l’estate in città, per evitare le spese di viaggi e vacanze. Ai tagli, però, rischia di non corrispondere un effettivo risparmio: dalle bottiglie d’acqua ai gelati, passando per molti prodotti e indirizzi legati a svago e relax, la Capitale con la bella stagione diventa «salata». A meno che non si seguano le opportune accortezze. Abbiamo chiesto alle associazioni dei consumatori qualche consiglio pratico nel tentativo di stilare una sorta di prontuario del low cost estivo dallo shopping all’intrattenimento, fino alle spiagge del litorale, alla ricerca delle offerte più economiche. Si comincia dagli strumenti per difendersi dal caldo. «Uno degli appuntamenti tipici dei romani - dice Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori - è fare una passeggiata per andare a prendere un gelato. Il cono, però, nelle gelaterie del Centro costa tre euro. Un trucco è acquistare una vaschetta di gelato confezionato». Tra i consigli, prediligere le piscine comunali a quelle private, le arene ai cinema e prestare attenzione alle serate a prezzo scontato. A incidere sulle tasche di chi rimane in città, anche gli spostamenti. In soccorso di chi si muove in auto, arrivano le «pompe bianche», distributori indipendenti, i cui costi sono più bassi di quelli «griffati». «Sarebbe meglio - prosegue Trefiletti - prendere i mezzi pubblici che in questo periodo sono meno affollati». Per la spesa l’appuntamento è nei mercati rionali, quando i banchi stanno per chiudere: «Con il caldo la merce si deteriora prima e gli operatori sono ben contenti di fare sconti piuttosto che riportare via l’invenduto». Altra soluzione sono gli hard discount, da «usare» però con cautela, come suggerisce Carlo Rienzi, presidente Codacons: «Bisogna tastare e testare i prodotti prima di prenderne grande quantità e controllare la data di scadenza. Il risparmio è del sessanta per cento rispetto ai negozi abituali». «È conveniente - aggiunge - anche la vendita diretta da produttori e agricoltori che taglia i passaggi intermedi di filiera con una riduzione dei prezzi del trenta per cento». Da non sottovalutare, inoltre, i gruppi d’acquisto, che consentono alle famiglie di acquistare prodotti all’ingrosso con un risparmio tra il trenta e il sessanta per cento. Non solo alimentari. «Chi ha bisogno di abbigliamento o calzature - dice Rienzi - opti per gli outlet dove si possono trovare prodotti di qualità a prezzi più bassi dei negozi». Al mare pensa Adoc, che al consueto monitoraggio di prezzi degli stabilimenti balneari, affianca un elenco di spiagge libere attrezzate - pubblicato sul suo sito - perché, dice il presidente Carlo Pileri, la spesa media «è arrivata alla cifra record di 85 euro per quattro persone, con un aumento del 6,9 per cento rispetto allo scorso anno, non sostenibile per il quaranta per cento delle famiglie».

Gli indirizzi gratuiti sul litorale sono una quarantina: 5 a Fiumicino, 9 a Fregene, 3 a Maccarese, 5 a Castel Porziano, due a Castelfusano, due a Capocotta e ben 14 a Ostia. Nessun problema di «immagine»: alcuni di questi compaiono infatti anche nelle agende modaiole, perché la vera tendenza di stagione è risparmiare.

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