Stretta su borseggiatori e ladri. Sei arresti in stazioni e metrò

Su decisione del questore la polizia intensifica i controlli: in poche ore fermati un cubano e 5 sudamericani pregiudicati

Stretta su borseggiatori e ladri. Sei arresti in stazioni e metrò
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Lo ha ripetuto più volte Bruno Megale che la lotta ai reati predatori - fastidiosissimi, pericolosi e talvolta purtroppo caratterizzati da inaspettati tragici epiloghi - è una delle sue «mission» principali in quanto questore di Milano. In questa prospettiva rientrano anche altri generi di crimini più lievi delle rapine vere e proprie, ma altrettanto nocivi per la popolazione che entra ed esce da Milano, come ad esempio i furti e i borseggi a cui sono possono essere soggetti i passeggeri della metropolitana e delle stazioni, coloro che utilizzano i trasporti pubblici insomma.

Mercoledì sulle scale della fermata metropolitana Famagosta (linea 2, la verde), sono stati gli investigatori della sesta sezione della squadra mobile, guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia, ad arrestare un cileno di 39 anni che era salito in viale Giovanni da Cermenate a bordo del bus 95 giungendo poi fino alla fermata della metro. Una volta lì l'uomo aveva notato due donne sulle scale e, dopo essersi avvicinato, aveva infilato le mani nella borsa di una di loro portandole via lo smartphone. La scena, però, era stata seguita con attenzione dagli «specialisti» della Mobile - che si occupano di criminalità diffusa - e che dopo aver «registrato» l'accaduto sono corsi ad arrestare il sudamericano.

Sempre lo stesso giorno gli investigatori erano stati impegnati nello medesimo genere di servizio di prevenzione, ma nell'area intorno alla stazione Centrale. È così che hanno notato tre uomini di chiara origine sudamericana che, in collegamento tra loro con cellulare e cuffiette, si muovevano senza dare nell'occhio e con atteggiamento apparentemente disinteressato, all'esterno dei dehors dei locali e degli hotel, scrutando però con attenzione turisti e clienti. Giunti in prossimità di un fast food all'interno dello scalo ferroviario, un peruviano ha individuato e segnalato ai due complici la vittima prescelta. Si trattava di una donna originaria del Mozambico, una turista 42enne chiaramente appena arrivata a Milano o comunque in procinto di lasciare la città e che, con valigie al seguito, pranzava con un'amica. Con uno stratagemma i tre astuti borseggiatori sono riusciti ad impossessarsi della sacca di una delle due, ma non hanno fatto in tempo ad allontanarsi che la polizia li ha bloccati. Dai successivi controlli è emerso che tutti e tre i ladri hanno precedenti per furti aggravati commessi a Milano e anche a Roma.

Giovedì sera, infine, è stata la volta di un cubano di 36 anni e di una peruviana 31enne, anch'essi finiti in manette per furto aggravato. Nelle vicinanze della stazione «Moscova» della metro (linea 2, la verde) la coppia di malviventi, sempre ostentando un atteggiamento dall'apparenza del tutto innocuo, prestava intanto una attenzione molto particolare ai clienti che in quel momento stavano affollando i tavolini all'aperto dei locali della zona. Gli investigatori della Mobile, naturalmente, li hanno tenuti d'occhio e seguiti quando, dopo essere saliti in metrò, i due hanno raggiunto la zona del Duomo e quindi la centralissima via Agnello.

È stato lì che, fuori da un ristorante, la coppia di ladri ha individuato tre donne intente a chiacchierare e hanno sottratto la borsa a una di loro, un avvocato che si trovava a Milano per lavoro. Visti, acchiappati: la polizia ha arrestato i due ladri.

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