Stupratore dei garage: pm chiede convalida Ripreso in un filmato

Chiesta la convalida del fermo per Luca Bianchini, il presunto stupratore della Capitale. La sua vita: impiegato modello e coordinatore di un circolo del Pd. Ripreso in un video mentre insegue una vittima nel garage. Marino: "Questione morale nel Pd" e scoppia la bagarre

Stupratore dei garage: 
pm chiede convalida 
Ripreso in un filmato

Roma - Forse è finito l'incubo. A tre mesi di distanza dal primo stupro, avvenuto a Tor Carbone, la Capitale può tirare un sospiro di sollievo. Violenza sessuale, sequestro di persona e porto d’arma: sono queste le motivazioni con cui è stata chiesta la convalida del fermo di Luca Bianchini, ritenuto lo stupratore seriale di Roma. Il provvedimento è stato predisposto dal pubblico ministero, Antonella Nespola, titolare degli accertamenti. L’interrogatorio di garanzia, in sede di esame della richiesta di convalidà si terrà lunedì prossimo in carcere. Il magistrato, contestualmente al fermo, ha chiesto l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare per Bianchini.

La doppia vita di uno stupratore seriale Un uomo normale. Una vita divisa in due, doppia. Di giorno impiegato modello, di notte stupratore seriale. E poi la fidanzata, la passione politica e l'impegno nei circoli del Pd. La passione per la legge e le regole e una laurea sempre più vicina. C'è tutto questo nella storia dello stupratore che per tre mesi ha terrorizzato la Capitale.

Agli psicologi: "Il mostro non sono io" "Ho sbagliato solo una volta nella vita, quando ero giovane, ecco perchè mi trovo qui, ma è tutto un errore", ha detto in carcere agli psicologi il ragioniere di 33 anni.

Militante del Pd
Bianchini è coordinatore da circa un anno del circolo del Pd del Torrino. Era diventato coordinatore del circolo un anno fa e si era avvicinato al Pd nel 2006 mentre prima era della Margherita. Al circolo ora molti militanti e tesserati sono sconvolti. "È un bravo ragazzo, non possiamo crederci, un grandissimo lavoratore, sempre in prima linea, sempre disponibile", dice un ragazzo incredulo. Altri ricordano "la grande passione politica di Luca, sempre affidabile: disponibile se c’era da fare una petizione, se bisognava organizzare comizi e assemblee, lavorava anche per il comitato del quartiere Torrino". Nessuno qui aveva notato comportamenti anomali. Nessuno qui era al corrente del precendente per tentata violenza sessuale.

Decisiva l'auto
Gli uomini della mobile diretta da Vittorio Rizzi sono arrivati al presunto stupratore tramite una vecchia auto usata in precedenti episodi di violenza sessuale. L’uomo, infatti, sarebbe responsabile non solo dei tre stupri di Tor Carbone ad aprile, di una giornalista alla Bufalotta a giugno e di una studentessa a Tor Carbone tra il 2 e 3 luglio, ma anche di altre violenze: gli agenti stanno indagando su altri 15 episodi di violenze avvenuti a Roma negli ultimi mesi, tra stupri e tentativi di stupri. L’uomo, che abita a Cinecittà, è un contabile laureando in legge di 32 anni. Lui nega ogni responsabiità, ma ad incastrarlo per almeno gli ultimi tre episodi di violenza, ci sarebbe il dna.

Fidanzato "Si chiama Luca Bianchini, è del 1976 il presunto stupratore seriale fermato. A dirlo è il capo della squadra mobile Vittorio Rizzi in conferenza stampa. "Il fermato aveva una normale vita sentimentale e affettiva - prosegue -. È fidanzato. A casa sua sono state trovate alcune videocassette dai titoli 'Ti stuprerò', 'Stupri dal vero', dove ci sono soggetti sono che stuprano le donne. Scaricava da internet tutto quello che riguardava la storia dei seriali".

Genitori a Tor Carbone Il 32enne accusato di stupro abitava in zona Tor Carbone con i genitori quando viveva con loro. Potrebbe essere questo il collegamento che l’avrebbe spinto a colpire quel quadrante della città, compiendo lì le violenze sessuali. Secondo gli investigatori della squadra mobile a oggi non ci sarebbe una prova di vittima predesignata, ma l’uomo avrebbe scelto il territorio. La mobile sta ora indagando quali collegamenti ci fossero invece con il quartiere Bufalotta dove l’uomo avrebbe violentato circa un mese fa una giornalista 35enne.

Alemanno: "Eccezionale risultato" L’arresto dello stupratore seriale è un eccezionale risultato della Questura di Roma.

Dobbiamo essere veramente grati al Questore Caruso e ai suoi uomini per avere risolto in tempi rapidi una inchiesta difficile che getta una luce nuova su tanti episodi di violenza sessuale nella nostra città". Lo afferma, in una nota, il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

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