Pubblichiamo di seguito una lettera inviata nel 2007 a Francesco Cossiga da Giuseppe Lipera, difensore di Bruno Contrada, l’ex «007» del Sisde condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Nel testo l’avvocato chiede consiglio e aiuto all’ex presidente per sottrarre alla carcerazione Contrada. Oggi l’ex poliziotto è agli arresti domiciliari per motivi di salute.
Roma, 7 novembre 2007
Caro Avvocato Lipera, con la Sua lettera del 3 novembre u.s. ho ricevuto ed ho letto con attenzione il Suo articolo sul «caso Contrada» .
Con la sentenza definitiva della Corte di Cassazione ogni intervento in favore di Contrada, del quale conservo il miglior ricordo, mi sembra ormai inutile.
Resta percorribile l’unica strada, quella della grazia, nel caso che l’interessato inoltri la relativa istanza.
Anche in questo caso un mio intervento non sarebbe destinato ad un esito favorevole, in considerazione della attuale carenza assoluta dei miei rapporti con il Quirinale.
Le sono grato se vorrà far pervenire al Dr. Contrada i miei immutati sentimenti di amicizia e di solidarietà.
Con i più cordiali saluti.
Francesco Cossiga
Questa lettera autografa di Francesco Cossiga è un dono che facciamo col cuore a Giorgio Napolitano.
Dimostra che almeno fino a novembre del 2007 i rapporti tra il presidente emerito e il presidente in carica non erano poi così amichevoli come, polemizzando con noi, afferma oggi il Quirinale.v.f.
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