VeronaDopo Forester, Outback, Impreza e Legacy, la doppia alimentazione arriva anche sulla Justy: limpianto a Gpl debutta sulla piccola di casa Subaru, che ora può giocare tutte le sue carte di city-car maneggevole, versatile e dai costi di esercizio contenuti. Look sbarazzino, sottolineato dai grandi gruppi ottici, e carattere sprintoso, grazie al tre cilindri di 1.000 cc da 69 cv piacevole anche nella sonorità (il medesimo usato con successo su Toyota iQ, Aygo e Yaris, nonché su Daihatsu Cuore e Sirio), linedita Justy bi-fuel è accreditata di emissioni di Co2 in valore medio pari a 118 grammi per chilometro e di consumi prossimi ai 20 km/litro. Se non fosse per la targhetta vicino al freno a mano, sarebbe indistinguibile dalla sorella lanciata poco più di un anno fa, rispetto alla quale, oltre al led che indica il tipo di carburante in uso e al bocchettone di rifornimento sotto lo sportellino della benzina, è priva della ruota di scorta sostituita dal serbatoio del Gpl (27 litri di capienza utile) e dal kit di riparazione «stop & go». Commutando a gas, il calo delle prestazioni è quasi inavvertibile: il sistema, a marchio Brc, è a iniezione multipoint sequenziale fasato. Tra le caratteristiche distintive della piccola Subaru, che adotta trazione anteriore e cambio a 5 marce, le ruote poste agli estremi della scocca per ottenere il massimo della stabilità, lo sfruttamento degli spazi interni, con unabitabilità che fa onore a una vettura lunga 361 centimetri e lampio portellone per un carico a tutta prova.
Inoltre, i sedili posteriori sono più alti di quelli anteriori per garantire agli occupanti una migliore visibilità e un piccolo computer di bordo, che indica anche consumi medi e istantanei, arricchisce una strumentazione dal taglio razionale e con comandi intuitivi.
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