Superbonus da 110 milioni per chi cambia cucina e frigo

Il capitolo più corposo del provvedimento incentivi riguarda l’acquisto di cucine componibili e di elettrodomestici, per cui il governo ha stanziato complessivamente 110 milioni di euro. Il contributo alla sostituzione di una vecchia cucina è pari al 10% del costo, con un tetto massimo di 1.000 euro; si ha diritto allo sconto solo se la nuova include almeno due elettrodomestici ad alta efficienza, scelti tra frigo o congelatore a incasso in classe A+ e A++, forno in classe A, piano di cottura a gas con dispositivo di sorveglianza della fiamma e lavastoviglie nella categoria della tripla A (efficienza energetica, di lavaggio e di asciugatura).
Inoltre, i mobili della cucina, in cui è d’obbligo la presenza dei contenitori per la raccolta differenziata, devono essere accompagnati dall’apposita scheda prodotto e rispettare i limiti di emissione di aldeide formica: vale, al riguardo, la dichiarazione del produttore.
Se gli elettrodomestici a incasso inclusi nella cucina componibile non rientrano nelle categorie ad alta efficienza, il rispettivo prezzo d’acquisto non concorre a formare il valore su cui si calcola il contributo; in questo valore vanno comunque conteggiate le spese per le modifiche, il trasporto, il montaggio e lo smaltimento.
Sul fronte dei singoli elettrodomestici le tipologie incentivate sono sei, e per tutte è previsto uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto, ottenibile rimpiazzando analoghi apparecchi in uso: si va dalle lavastoviglie in classe tripla A, ove il bonus massimo è di 130 euro, ai forni elettrici di categoria non inferiore alla A e ai piani cottura a gas dotati di valvola di sicurezza, per entrambi i quali il tetto dell’incentivo è fissato in 80 euro, passando per le cappe aspiranti climatizzate, nel limite di 500 euro, e le cucine di libera installazione dotate di forno elettrico e piano cottura, con un abbuono sino a 100 euro. A questi si aggiungono poi le pompe di calore ad alta efficienza, in sostituzione degli scaldacqua elettrici, per le quali il singolo contributo giunge fino a 400 euro. Per ogni tipologia di prodotto sarà possibile acquistare un solo pezzo, comunicando il proprio codice fiscale; lo sconto si otterrà contestualmente all’acquisto.
Per fruire delle agevolazioni è necessario che i rivenditori, cui spetta verificare la disponibilità dei fondi e prenotare i contributi, prima si registrino chiamando il call center gestito da Poste Italiane all’800.556.670 (dal 17 maggio anche iscrivendosi al portale web approntato dal ministero dello Sviluppo Economico); poi, al momento della vendita, una volta emesso lo scontrino fiscale, lo trasmetteranno al centro servizi delle Poste insieme alla relativa documentazione e, al termine della procedura di riscontro, otterranno il riaccredito dello sconto praticato. Oltre ai siti incentivi2010.sviluppoeconomico.gov.it e www.poste.it i consumatori possono rivolgersi al numero verde 800.123.450 (o, da rete mobile, all’199.123.450). Dalla data d’inizio degli incentivi, giovedì 15 aprile, è probabile che i fondi disponibili si esauriranno prima della scadenza di fine anno.

Le associazioni dei consumatori, che paventano il rischio di ritocchi al rialzo, invitano a verificare i prezzi in questi giorni; e, poi, per evitare sorprese, suggeriscono di confermare l’acquisto solo dopo aver accertato l’accoglimento della domanda di contributo.

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