Svizzera, bimbo sbranato da 3 cani Arrestato il padrone: è un italiano

Elisabetta Pisa Nino Materi

Ieri mattina alle 8.45 Kabir, sei anni, è stato sbranato da tre cani mentre stava andando da solo all’asilo. Prima domanda: è concepibile che un bimbo di 6 anni vada da solo all’asilo? Domanda numero due: cosa ci facevano tre rottweiler liberi in mezzo alla strada? Il padrone degli animali è sicuramente colpevole (tanto che le autorità elvetiche lo hanno addirittura arrestato), ma anche i genitori del piccolo non si può dire che siano immuni da responsabilità.
Certo, il dolore di aver perso il figlioletto è già di per sé la più terribile delle punizioni, perché se Kabir fosse stato in compagnia di uno di loro - o comunque di un adulto - probabilmente sarebbe ancora vivo; ferito gravemente forse, ma ancora vivo. E invece Kabir ha trovato la morte più atroce, ucciso dai morsi famelici di tre molossi lungo quello che sembrava il tragitto più tranquillo del mondo: da casa all’asilo.
La Svizzera è intanto sotto choc: la tragedia si è consumata a Oberglatt, nei pressi di Kloten, vicino a Zurigo. I cani - secondo una prima ricostruzione dei fatti - sarebbero sfuggiti al padrone che era in visita da conoscenti. Il proprietario, un cittadino italiano di 41 anni domiciliato nel cantone di Zurigo è stato fermato assieme alla sua compagna dalla polizia ed è probabile che, al termine degli interrogatori, verrà richiesta per loro la detenzione preventiva. La vittima, un bambino turco che viveva assieme alla madre nel comune zurighese, si stava recando come ogni mattina a piedi all'asilo. Era da solo ed è stato attaccato dai tre cani verso le 8.45, mentre percorreva un sentiero innevato ai lati di un bosco, a soli 200 metri distanza dall'asilo.
Azzannato dai tre pitbull, il ragazzino è morto sul posto per le gravi ferite riportate. A lanciare l'allarme sono stati abitanti della zona. I tre cani che hanno azzannato il bambino, tutti di età piuttosto giovane, sono sfuggiti al padrone che era in visita da conoscenti assieme alla compagna e ai suoi sei «american pitbull terrier», una razza nata dall'incrocio fra il bulldog e il terrier utilizzata un tempo come cane da combattimento.
Ancora non è stato accertato come abbiano fatto i cani a fuggire, ma secondo alcune testimonianze gli animali sarebbero saltati da una finestra dell'abitazione dove in quel momento si trovava l’italiano e la sua compagna; gli animali sono stati catturati dagli agenti e verso mezzogiorno sono stati uccisi con un'iniezione letale. Successivamente sono intervenuti anche gli esperti dei servizi psicologici scolastici e della della polizia, che hanno prestato assistenza ai compagni d'asilo della vittima, alla madre e alla maestra.
«Si tratta di una vicenda che oltrepassa qualsiasi esperienza umana ed è perciò importante dare alle persone coinvolte un sostegno emozionale d'emergenza», ha dichiarato lo psicologo della polizia Markus Gut.
In Svizzera si sono registrati negli ultimi anni diversi casi di bambini attaccati e feriti da cani, ma quello di Oberglatt è il primo caso mortale; ogni anno sono circa 13mila le persone morse da un cane nel Paese. I bambini vengono morsi con una frequenza doppia rispetto agli adulti ed il rischio è amplificato dal fatto che i giovanissimi spesso vengono azzannati alla testa.

Nonostante ciò in Svizzera i padroni di cani non hanno alcun obbligo legato all’uso del guinzaglio e della museruola.
Una recente normativa ha tuttavia disposto che dal prossimo anno a ogni cane dovrà essere applicato un chip sottocutaneo di riconoscimento: troppo poco per evitare tragedie come quelle di ieri.

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