La Tac fatta a sculture e quadri per scoprirne i segreti

I "pazienti" sono quattro opere d'arte sottoposte a esami diagnostici in ospedale

La Tac fatta a sculture e quadri per scoprirne i segreti
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Tac e radiografie a «pazienti» speciali: le opere d'arte. È il progetto della Scuola di restauro di Botticino e dell'ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio (gruppo San Donato). Due sculture lignee, il Cristo deposto (foto a sinistra) e la Maddalena (foto a destra), una cassetta birmana per scritture buddhiste e un'opera contemporanea di Cesare Berlingeri, Piegare il giallo n°1 Piegare il nero n°2 Piegare il blu n°3, sono stati selezionati da docenti e studenti per essere sottoposti a esami diagnostici avanzati per studiarne struttura e composizione.

L'iniziativa si tiene per il secondo anno consecutivo. Il professor Luca Maria Sconfienza, responsabile dell'Uo di Radiologia diagnostica e interventistica del Galeazzi-Sant'Ambrogio e docente di Radiologia all'Università di Milano, ha guidato il gruppo di esperti e studenti incaricati di eseguire sulle opere esami specifici come Tac e raggi X. Due dei «pazienti» accolti dall'ospedale per la scansione sono sculture lignee religiose: il Cristo deposto, proveniente dalla Chiesa di San Bernardino alle Ossa di Milano e risalente al XVII secolo, e la Maddalena, del XIX secolo, proveniente dalla cattedrale di Albenga. Poi una rara cassetta birmana per scritture buddhiste in lacca dorata (XIX secolo), conservata nel Museo PIME di Milano, e un trittico di tele di arte contemporanea (del 1994) realizzato da Cesare Berlingeri ed esposto al Museo MA*GA di Gallarate, Piegare il giallo n°1 Piegare il nero n°2 Piegare il blu n°3. Queste ultime, insieme alla Maddalena, sono oggetto di tesi di laurea degli studenti della Scuola di Restauro di Botticino-Valore Italia. Tac e raggi X consentono di determinare il tipo di tecnica costruttiva adottata e di individuare eventuali altri componenti interni o imperfezioni non visibili a occhio nudo, senza compromettere l'integrità dei manufatti.

«Eseguire indagini diagnostiche avanzate sulle opere d'arte - spiega Salvatore Amura, ad di Valore Italia - è un'opportunità straordinaria per i nostri studenti, che possono coniugare competenze scientifiche e sensibilità artistica». Così Sconfienza: «Siamo, con grande piacere, nuovamente al servizio dei restauratori della Scuola di Botticino per agevolarli e supportarli nel loro prezioso lavoro di tutela del patrimonio artistico italiano».

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