«Tarwater» rock elettronico alternativo

All'Idroscalo per ascoltare i Tarwater, uno dei fiori all'occhiello dell'indietronica tedesca. E, cioè, di quel nuovo corso sonoro che, da una decina d'anni a questa parte, ha portato la scena alternativa tedesca a «riconsiderare» da una prospettiva inedita il connubio rock-elettronica, coniugando la lezione del kraut-rock e del techno-pop anni Settanta con le derive digitali contemporanee.
Ronald Lippok (voce, batteria, programmazioni) e Bernd Jestram (chitarra e basso) sono amici di vecchia data: entrambi cresciuti a Berlino Est, suonano insieme dai primi anni Ottanta. Dopo una lunga trafila underground, i due hanno fondato una decina di anni fa i Tarwater con l'iniziale intento di essere il «side project» dei To Rococo Rot, band di cui proprio Ronald Lippok (che di recente ha collaborato assieme al fratello Robert con Ludovico Einaudi) è batterista.
Attraverso una mezza dozzina di album, la coppia ha saputo architettare una seducente alchimia tra l'elettronica più algida, approccio post-rock e un folk acustico e minimale. A tenere insieme l'ardita costruzione sonora, evocativa e da vivere come esperienza intima, c'è poi la calda voce indolente e vagamente nostalgica del «non cantante» Ronald Lippok, il vero marchio di fabbrica della band.


L'ultima fatica, dal titolo «Spider Smile» (pubblicata da Morr Music, la piccola, ma influente etichetta berlinese che ha alimentato il fenomeno «elettronica temperata» in salsa tedesca), vuole essere una riflessione, sobria e distaccata, sul mito americano.
Tarwater
stasera, ore 22
circolo Magnolia, via Circonvallazione Idroscalo 41
Ingresso 5 euro più tessera

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