Teatro, arte e energia pulita: le sfide del villaggio Barona

Un teatro da 300 posti, un grande impianto fotovoltaico e un’opera d’arte in marmo realizzata dagli studenti del Politecnico. A cinque anni dall’inaugurazione, il villaggio Barona - complesso di edilizia sociale che sorge alla periferia Sud di Milano - continua a crescere.
Entro la fine del 2008 sarà dotato di una grande tensostruttura destinata a ospitare spettacoli di intrattenimento e cultura. Ieri mattina la posa della prima pietra è stata salutata dagli ospiti del villaggio e dai rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel progetto. Intitolato a Giuseppe Sala, il teatro sorge a ridosso del complesso residenziale, fra via Italo Svevo e via Santander. Diventerà un punto di aggregazione per gli abitanti della Barona, ma sarà aperto anche ai cittadini del quartiere. «Questa esperienza dimostra che quello che si dice poi viene fatto - commenta soddisfatto l’assessore comunale alla Casa, Gianni Verga -. Molti soggetti presenti in città sono stati coinvolti nella realizzazione di un progetto dalla forte valenza sociale».
È il caso della Veneranda Fabbrica del Duomo, che ha deciso di dare il proprio contributo mettendo a disposizione il prezioso marmo di Candoglia. Servirà a costruire la scultura che sarà realizzata dal vincitore del concorso «Arte in piazza» e sorgerà proprio al centro del villaggio. «È un gesto di grande importanza - spiega Alessandro Balducci, direttore del dipartimento di Architettura e pianificazione del Politecnico -. In questo modo riusciamo a portare in periferia una parte importante del centro della città». È, invece, già in via di completamento il lotto del villaggio destinato ai servizi di accoglienza e di cura della persona. Sul tetto dell’edificio - su una superficie totale di 300 metri quadri - sarà realizzato un moderno impianto fotovoltaico. Consentirà di realizzare una struttura sostenibile, in grado di provvedere autonomamente all’approvvigionamento di energia elettrica.
I tre nuovi progetti si affiancano alle strutture già realizzate e inaugurate a partire dal 2003.

Settantotto appartamenti affittati a canone moderato, una galleria commerciale, 120 posti letto per gli studenti e i giovani lavoratori, un parco pubblico attrezzato, una palestra, una sala di lettura e una sala per incontri pubblici aperte anche al quartiere, quattro comunità alloggio - per anziani, malati terminali, ragazze madri e disabili intellettivi - e un centro di animazione e promozione culturale.

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