Teatro: il caso Genchi dopo il tribunale finisce in scena

Al Franco Parenti di Milano la vicenda del discusso poliziotto amico di Di Pietro e di De Magistris

Un'indagine che ha fatto grande scalpore nelle aule giudiziarie arriva ora anche nelle sale teatrali. Si tratta del cosiddetto Caso Genchi, che domani, in un'inedita trasposizione, verrà rappresentato al teatro Franco Parenti di Milano con il titolo 'Il caso Genchi, storia di un uomo in balia dello Statò. «È il '93 quando il vice del gruppo Falcone-Borsellino che indaga sulle stragi di Capaci e via D'Amelio se ne va sbattendo la porta dell'ufficio del suo capo, Arnaldo La Barbera, abbandonando per sempre l'inchiesta - si legge nella ricostruzione, a cura dello stesso Gioacchino Genchi e del giornalista Edoardo Montolli - Prima di andarsene ha recuperato i files dell'agenda elettronica di Falcone che qualcuno aveva cancellato dopo il suo sequestro. E ha trovato una pista per i mandanti occulti per la morte di Paolo Borsellino e della sua scorta che nessuno ha voluto prendere in considerazione». Gioacchino Genchi, commissario capo, era considerato il massimo consulente informatico delle procure e dei tribunali. In vent'anni ha avuto quasi 700 incarichi. I suoi problemi, come precisa il copione, cominciano quattordici anni dopo, quando gli viene revocato l'incarico dell'inchiesta detta 'Why Not'.

In una specie di intervista teatrale, condotta da David Parenzo, si ripercorre tutta la storia per mostrare «cosa c'è davvero dietro il caso Genchi, e cosa c'era dentro il fantomatico archivio, che poi rappresenta l'inizio della Seconda Repubblica». E ancora una volta il teatro riscopre la sua funzione d'inchiesta.

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