Anche nel 2025 i classici, a teatro, la fanno da padrone, sebbene rivisitati e sintonizzati sulla contemporaneità. Molte anche le produzioni tratte da autori del '900 o contemporanei e alcune interessanti proposte di testi internazionali con visioni più originali di quelle del 2024.
INTERNI BORGHESI Debutterà a Spoleto il 18 febbraio al Teatro Nuovo Menotti Lungo viaggio verso la notte che Gabriele Lavia e la sua compagnia hanno creato dal capolavoro di Eugene O'Neill. Una sola notte e un interno borghese anni Quaranta in cui padre (Gabriele Lavia) e madre (Federica Di Martino) mettono in scena uno scontro disumano tra loro e con la famiglia. Debutto il 29 aprile al Carignano a Torino per altri borghesi, i protagonisti de La gatta sul tetto che scotta di Tennessee Williams riportato in scena da Leonardo Lidi in una nuova coproduzione dello Stabile di Torino, del Veneto e Teatro Nazionale: dopo la sua Trilogia su Cechov, Lidi prosegue nel solco psicologico su cui innesta tempo, identità e finzione, con Valentina Picello e Fausto Cabra. Drammi familiari anche per Il viaggio di Victor diretto da Davide Livermore che dopo il debutto a Genova la scorsa primavera parte in tour a febbraio al Parenti a Milano con i bravissimi Linda Gennari e Antonio Zavatteri nei panni di una coppia che condivide un segreto molto doloroso.
AVANTI SARABANDA L'Ingmar Bergman di Sarabanda arriva nella versione di Roberto Andò, che debutta il 7 gennaio al Mercadante di Napoli con Renato Carpentieri protagonista in una produzione Teatro di Napoli, Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova e Biondo di Palermo. Il testo è quello dell'ultimo film di Bergman in cui il regista riportò in vita i personaggi di Scene da un matrimonio: Andò coglie i parallelismi tra i due mezzi espressivi per l'ultima sfida tra personaggi più maturi ma anche più spietati, tra rimorsi, morbosità e angoscia della fine. Bergman è in scena nel 2025 anche nella versione di Alfonso Postiglione de Il rito, in tournée da gennaio a Roma. Scritto dal maestro svedese nel 1969, è focalizzato sul conflitto tra autorità e arte, incarnato da tre attori clown e un giudice.
TRA MUSICA E TEATRO Due produzioni di segno opposto ma altrettanto intriganti. Il 6 maggio debutta al Teatro Strehler Il vertice di Christoph Marthaler: teatro, canto e musica in una coproduzione internazionale - Théâtre Vidy-Lausanne e Piccolo Teatro di Milano - in prima assoluta. Sei attrici e attori, diverse lingue parlate, un incontro molto particolare: in tedesco, vertice si dice Gipfel, parola che designa la cima di una montagna, un meeting politico, ma anche un croissant. Qualcuno prende il microfono e si rivolge alle nazioni del mondo durante una spedizione in terre inospitali: l'assurdo divertissement di un regista che fonda la sua poetica sull'inatteso. Il 28 febbraio in prima assoluta a Modena debutta un altro esperimento tra musica e teatro, dedicato a Domenico Modugno: Nel blu - Avere tra le braccia tanta felicità, di Mario Perrotta con l'ensemble musicale di Vanni Crociani, la produzione è di Permar e ERT/Teatro Nazionale.
LETTERATURA IN PRIMA FILA Dal 28 marzo in prima nazionale al Teatro Biondo di Palermo - che coproduce insieme allo Stabile di Catania - Terra matta, adattamento di Vincenzo Pirrotta - qui anche regista, costumista, scenografo e protagonista - tratto dall'omonima autobiografia del contadino siciliano analfabeta Vincenzo Rabito (Einaudi), scritta in un misto di parole inesistenti e neologismi che Pirrotta ha ricavato dal dattiloscritto custodito dal 1999 all'Archivio di Pieve Santo Stefano. Il Centro Teatrale Bresciano - in coproduzione con Teatro Quirino e Compagnia Molière - propone dal 6 maggio una versione di Moby Dick di Melville diretta da Gugliemo Ferro con Moni Ovadia nelle vesti del Capitano Achab e il primo ufficiale Starbuck reso sulla scena da Giulio Corso. Arriva a teatro anche L'assaggiatrice di Hitler, dal romanzo Le assaggiatrici di Rosella Postorino, Campiello 2018, con Silvia Gallerano e Alessia Giangiuliani dirette da Sandro Mabellini: in prima nazionale a Lastra a Signa il 9 gennaio poi in tournée, la pièce indaga tra il 1943 e il 1944 la vita di Rosa Sauer, personaggio ispirato a Margot Wölk, una delle assaggiatrici per Hitler. Torna anche Jon Fosse, prodotto da TPE e Teatro Nazionale di Genova, con Too late, riscrittura di Casa di bambola di Ibsen con Anna Bonaiuto nei panni di Nora, al debutto all'Astra di Torino il 25 marzo.
CLASSICISSIMI Arrivano le Baccanti di Euripide, in prima a Torino al Gobetti dal 25 febbraio - insieme a Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa. Il Coro Marcido scalerà il Palazzo di Penteo - invenzione della scenografa Daniela Dal Cin - lo assedierà e lo espugnerà, entrando nel «magma dionisiaco». Uno Shakespeare in edizione speciale con la regia di Jurij Ferrini vede insieme Racconto d'inverno e Pene d'amore perdute sotto il titolo Prato inglese dal 19 giugno al Carignano sempre a Torino; Pamela Villoresi accetta la sfida di Guerra e pace di Tolstoj diretta da Luca de Fusco, in tournée dopo il debutto a ottobre scorso al Biondo, che lo produce, mentre De Bergerac è la nuova produzione del Teatro della Toscana sui Fantasmi del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand firmati da Michele Santeramo, al debutto a Pontedera in prima nazionale il 9 e 10 maggio 2025.
In arrivo anche, dall'11 febbraio al Teatro delle Passioni di Modena, una particolare Trilogia dell'assedio - prodotta da ERT - che vede Sofocle progettato da Teatro dei Venti e creato all'interno della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.