
Il 26 aprile è stata inaugurata la 34esima edizione di "Milano Musica" ("Fiori, tempo, respiro", dal 26 aprile al 6 giugno - info programma: www.milanomusica.org), festival quest'anno dedicato al compositore pisano Francesco Filidei. Una serata assai suggestiva, culminata con quasi dieci di minuti di applausi per l'autore, il direttore e i musicisti. Filidei dopo il concerto è uscito, salutando il pubblico, sul podio insieme al conductor Leo Warynski.
Tra il pubblico, diversi compositori e il nuovo sovrintendente Fortunato Ortombina e l'ex Dominque Meyer. Un viaggio sonoro durato circa un'ora e mezza, tra diversi brani, come le "Ballate n. 2 e 3", "Dormo molto amore", "Tutto in una volta" e "Requiem" (del 2020), esecuzione in questa occasione dedicata alla memoria di Papa Francesco. Filidei, classe 1973, non ha certo bisogno di presentazioni, soprattutto per chi segue la musica classico-contemporanea. Due note, però. Allievo di Salvatore Sciarrino, già membro dell'Ircam di Parigi, è assai conosciuto anche all'estero (rispetto al suo modo di scrivere musica, il suo maestro ha detto: "Filidei cerca con le sue opere di immaginare una musica privata dell'elemento sonoro, facendo rimanere solo lo scheletro, un suono leggero ma ricco". Una considerazione che ieri sera si è ben colta nella sua musica, eseguita da formazioni di alto profilo, specializzatissime nei repertori del nostro tempo, ovvero Ensemble Intercontemporain insieme all'Ensemble vocale "Les Métaboles".
Dopo la rappresentazione dei primi quattro brani - a parte l'interessante bellezza delle ballate, a dir poco suggestivi i pezzi per coro o più cori a cappella (ricordando anche un po' la lezione di Ligeti), ecco il "Requiem", proposto in Italia per la prima volta. Nel volume di presentazione del festival, il compositore fa alcune considerazioni: "Che significato abbia comporre un "Requiem" oggi ho rinunciato a cercare di capirlo, ma quale motivo mi abbia spinto a scriverne uno è un mistero che continuo a indagare".
Esecuzione dedicata, ieri a Papa Francesc, come detto, ma in origine la prima esecuzione dedicata allo scrittore Antonio Tabucchi, incontrato diverso tempo da Filidei, allo scalo di Pisa: <Questo "Requiem gli deve qualcosa - conclude il compositore - nonostante il latino, nonostante le rigide forme che forse lui non avrebbe approvato>. Ancora musica di Filidei stasera, in questo caso però una commissione della Scala stessa: l'opera "Il nome della rosa" (cinque repliche al Piermarini, info: www.teatroallascala.org).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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