Styx: Shards of darkness, sviluppato dalla casa francese Cyanide, è il sequel di quel che fu il primo capitolo, Master of Shadows, titolo che, probabilmente per una grafica non eccezionale e altri difetti minori, non riuscì ad ottenere un posto tra i giochi di successo del 2014
Con questo seguito, però, gli sviluppatori sono riusciti a prendere gli elementi positivi del primo gioco della saga, a migliorare quelli negativi e ad aggiungere altre innovazioni che rendono Shards of darkness un videogame ben fatto, che sicuramente prenderà per la gola gli appassionati dello stealth vero e proprio.
Nel mondo dark fantasy di Styx, i goblin sono in conflitto con elfi e umani, tanto che questi ultimi, per sbarazzarsi di tutte le creature verdi, fondano un’associazione chiamata S.T.R.A.G.E.
Dopo la prima missione tutorial, il nostro protagonista, Styx, un abilissimo ladro goblin, verrà a patti con un membro dell’associazione e gli verrà commissionato, da quest’ultimo, il furto di un prezioso artefatto, bene che, però, gli verrà sottratto da un elfo mutaforma.
Styx, quindi, partirà all’inseguimento del ladruncolo attraverso vari livelli, durante i quali ci saranno numerosi colpi di scena e altri approfondimenti di una trama ben tessuta e tutta da scoprire.
Il gameplay è assolutamente stealth, con poche, anzi possibilità nulle, soprattutto nelle difficoltà più elevate, di superare i livelli combattendo i nemici faccia a faccia, complice anche il combat system macchinoso e troppo semplice, che però, per il concetto del titolo, non è nemmeno, poi, un così grande difetto.
Per superare i nemici dovremmo servirci dell’ombra, spegnendo torce e distruggendo ogni fonte di illuminazione, passare da una copertura all’altra, così come nasconderci sotto sedie e tavoli. Inoltre, il level design del nuovo capitolo è molto più propenso alla verticalità delle mappe rispetto al precedente, dando la possibilità ai giocatori di eludere gli umani salendo su tetti e cornicioni oppure saltare da una corda all’altra.
Inoltre, il nostro goblin dispone di un ampio arsenale di abilità per superare i livelli; potremo, infatti, avvelenare il cibo dei nemici per eliminarli, oppure creare armi da lancio letali nell’ innovativo sistema di crafting, per non parlare del classico attacco alle spalle da stealth game.
Ma la vera abilità che contraddistingue Styx dagli altri personaggi degli stealth game è la sua capacità di creare un clone chiamato Cocoon, con il quale potremo attivare trappole o leve distanti da noi, oppure attirare lontano i nemici per permetterci di passare indisturbati nelle zone più ostiche.
Insomma, i modi per completare i livelli sono veramente tanti, ma forse poco appaganti per via dell’intelligenza artificiale non all’altezza, problema che persiste già dal primo capitolo.
All’interno di Shards of darkness, inoltre, è possibile giocare la storia in co-op online, modalità che non ci azzecca molto con il concept del gioco e, in generale, del mondo dello stealth; comunque, essendo una possibilità in più e totalmente facoltativa, resta un’aggiunta gradita che potrebbe, se sfruttata bene, ampliare ancora di più il divertimento che il gioco offre.
Certamente non è un titolo che punta a rivoluzionare il panorama degli stealth games, ma per il modo in cui è curato ed essendo uno dei pochi titoli 100% stealth rimasti ancora in commercio è veramente consigliato sia ai veterani, sia ai novellini del genere.
RUNIMALZ
La casa di sviluppo italiana 505 games ha da poco lanciato sul mercato un titolo toys-to-life per le piattaforme mobile, ovvero Runimalz.
Attraverso delle creature dotate di ruote, il giocatore dovrà superare i percorsi che portano ai frammenti di cosmogemma posti alla fine di ogni livello, che, con il loro arrivo, hanno modificato il mondo, dando vita a trappole e mostri giganti che tenteranno in tutti i modi di non farci raggiungere l’obiettivo.
Per arrivare a impadronirci dei frammenti, dovremo servirci dei poteri delle nostre tre creature utilizzabili per ogni livello, spostandole fisicamente avanti e indietro sulla tavola da gioco, provvista di binari per le nostre action figures e di un incavo per posizionare i dispositivi mobile.
Ad esempio, per superare un ostacolo di elemento foresta dovremo scatenare il potere della bestia del tipo corrispondente, portandola in posizione più avanzata rispetto alle altre; invece, per superare i nemici o ottenere dei bonus in velocità, dovremo mettere le nostre creature in una posizione precisa illustrata chiaramente sullo schermo.
Attenzione, però, perché i poteri non sono infiniti, ma vanno ricaricati trascinando gli animali indietro, rallentando così la nostra andatura.
I tipi totali sono quattro, ovvero foresta, ghiaccio, fuoco e spettro, ma le creature utilizzabili a livello sono solo tre; perciò, se ci dovessimo imbattere in un ostacolo di un elemento non presente tra le nostre creature, sarà sufficiente trascinarle tutte e tre in avanti, oppure avvalerci di una trottola magica acquistabile nello shop dell’app o venduta fisicamente insieme alla tavola, per una sola volta a partita.
Il titolo è giocabile anche senza l’utilizzo della tavola, ma è consigliabile acquistarla per un’esperienza completamente diversa e più appagante, soprattutto per i ragazzi più giovani, ai quali è principalmente rivolto.
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