Alexa, cos’è, come funziona e come usarla

L’assistente vocale di Amazon è un compagno duttile che può semplificare il quotidiano. Configurare Alexa e collegare dispositivi è facile e intuitivo. Ecco come fare

Alexa, cos’è, come funziona e come usarla

Il mercato degli assistenti vocali è densamente popolato. Quasi ogni Big del tech ha il proprio e continua a migliorarne le funzionalità, implementando l’Intelligenza artificiale che permette loro di funzionare. L’unico colosso che si è smarcato è Microsoft che, già durante il 2021, ha annunciato di non volere più puntare su Cortana, l’assistente digitale che non ha mai fatto breccia nel cuore degli utenti (e neppure in quello di Microsoft, a dire il vero)

Alexa, per contro, viene adoperato – al pari dei concorrenti – per gestire i dispositivi domotici e per dialogare con le persone, rispondendo alle loro domande. Vediamo meglio cosa può fare Alexa.

A cosa serve Alexa

Alexa riconosce il linguaggio naturale ed è un assistente che trova la sua maggiore utilità nell’interazione con i dispositivi che è in grado di gestire, ovvero lampadine intelligenti, termostati, aspirapolvere, tv, macchine per il caffè e molti altri ancora. Funziona con qualsiasi prodotto o servizio che riporta il logo Amazon Alexa, talmente tanti da rendere proibitivo farne un elenco.

I comandi a cui risponde sono, come detto, naturali: “Alexa, fammi ascoltare le news della Rai”, “Alexa, accendi la tv”, “Alexa, spegni la luce in camera”, “Alexa, aggiungi il latte alla lista della spesa”. Anche in questo caso, l’uso immediato è ampio.

Funzionalità che, almeno in parte, assumono un senso specifico quando non si è nelle immediate prossimità del dispositivo che si vuole controllare. L’esempio più classico è quello di impostare il riscaldamento di casa quando si è in ufficio, oppure accedere a una videocamera ovunque ci si trovi ma, allo stesso tempo, assume una certa comodità spegnere il tv o lo stereo quando non si hanno i telecomandi a portata di mano.

Allo stesso modo, si possono chiedere ad Alexa le condizioni del traffico, i risultati delle partite, il meteo, gli si può chiedere di impostare una sveglia o un timer, farci ascoltare la musica che vogliamo.

Se associato a una stampante compatibile, Alexa può farsi carico, per esempio, di stampare ricette, sudoku o cruciverba.

Non da ultimo, Alexa prevede la possibilità di inviare messaggi (anche vocali) e di effettuare telefonate, così come rispondere a quelle in arrivo da altri dispositivi Alexa. Si tratta di una funzionalità che è un cantiere aperto e oggetto di continue migliorie.

Come funziona Alexa

I dispositivi Alexa sono diversi: ce ne sono di differenti dimensioni, con display e senza display, per la casa e per l’automobile.

La configurazione è semplice, occorre utilizzare un’apposita app disponibile gratuitamente per qualsiasi sistema operativo mobile o fisso che sia e sarà la stessa Alexa a provvedere a quanto necessario per funzionare e fare funzionare i dispositivi associati.

Tutto ciò ha una sua logica: la tecnologia, per essere considerata tale, deve essere trasparente (funzionare anche se l’utente non sa come) e diffusa, quindi economica e di facile utilizzo e configurazione.

Va da sé che Alexa, utilizzando internet, necessità che i dispositivi da configurare devono essere collegati al medesimo router.

Alexa sfrutta un'Intelligenza artificiale complessa che permette l'interazione uomo-macchina. Capta la voce dell'uomo e impara a essere sempre più efficiente e focalizzata sul tipo di richieste che gli vengono fatte. Ha un'architettura basata sul Cloud computing, quando Alexa riceve un'istruzione fa ricorso a server e software delocalizzati, quindi non fisicamente presenti al suo interno o nell'ambiente in cui opera.

Come collegare la tv

La configurazione di un qualsivoglia dispositivo compatibile con Alexa avviene sempre nello stesso modo, e richiede un intervento dell’utente limitato. Dall’app Alexa si sceglie la voce Dispositivi e poi, cliccando sul simbolo Più (+) in alto a destra, basta seguire la procedura guidata in base al tipo di dispositivi che si intende collegare. Alcuni prodotti possono necessitare passaggi supplementari ma, normalmente in questi casi, è il produttore stesso a fornire le indicazioni necessari alla configurazione.

Per collegare il tv è sufficiente interagire con l'app Alexa indicando, nel corso della procedura di configurazione, la marca del tv oppure selezionando il pulsante Trova dispositivi. È necessario che il televisore sia visibile al router, quindi che sia uno smart tv. In alternativa si può utilizzare un fire tv stick che si adatta anche ai tv non smart, a patto che siano dotati di una porta Hdmi.

È possibile creare una “routine”, ossia un insieme di operazioni che Alexa deve fare a fronte di un comando specifico. Per esempio, configurando una routine “Esco”, sarà sufficiente pronunciare una frase: per esempio “Alexa, arrivederci” e l’assistente provvederà a spegnere tutte le luci, il riscaldamento ed eventuali dispositivi rimasti accesi come uno stereo o uno smart spekaer.

Allo stesso modo, dicendo una specifica frase per esempio: “Alexa, buongiorno” verrà attivata una routine specifica che può, per esempio, leggere le news, dare informazioni sul traffico, accendere il riscaldamento del bagno e la macchina del caffè.

Come collegare il telefono

Tutto avviene tramite l'apposita app Alexa (qui per Android, qui per iOS e qui per Windows) e, una volta installata, è possible controllare qualsiasi elettrodomestico compatibile con l'assitente vocale di Amazon, ascoltare musica, utilizzare sveglie, gestire la lista della spesa e molto altro ancora.

Il telefono diventa una sorta di telecomando universale il quale può essere utilizzato anche impartendo comandi vocali. Ha però un ruolo secondario perché la forza di Alexa è proprio in sé stessa. Una volta configurata può essere usata mediante la voce e l'app può essere usata quando si è in movimento, quindi non nel medesimo posto in cui è posizionato l'assitente vocale.

Perché avere Alexa in auto

Echo Auto è il dispositivo per automobili a cui si connette l’app Alexa installata sullo smartphone. È un sistema di infotainment e permette di effettuare e ricevere chiamate, impostare il Gps, ascoltare musica, controllare i dispositivi domotici e molto altro ancora.

Un assistente che permette di interagire con tutte le funzioni offerte dal telefono e da Alexa senza avere lo smartphone in mano. Comodo, pratico e sicuro.

Funziona con il protocollo Bluetooth e, per principio almeno, sono poche le vetture con cui Echo Auto non è compatibile (qui l’elenco).

Perché Alexa lampeggia e cosa vuol dire

Alexa, per avvertire che ha qualcosa da comunicare, lampeggia usando luci di diverso colore. La luce gialla indica la presenza di una notifica o di un messaggio di testo, quella verde segnala una chiamata persa, la luce viola indica che la modalità “non disturbare” è attiva. quella rossa certifica che il microfono è spento, quella blu che Alexa è in ascolto, quella arancione indica che Alexa sta configurando un dispositivo.

In ogni caso si può chiedere ad Alexa: “Alexa, ci sono notifiche?” e il resto lo farà l’assistente vocale, oppure “Alexa, perché lampeggi?”.

Alexa ci ascolta?

Gli assistenti vocali vanno attivati con una specifica parola (una wake word) che, nel caso dell’assistente di Amazon, è proprio “Alexa”. Si parla da anni dell’eventualità che restino sempre in ascolto per carpire informazioni utili a profilare a scopi pubblicitari chi ne fa uso.

Che rimangano sempre attenti è fuori dubbio, altrimenti non capirebbero la parola utile ad attivarli, che registrino ciò che diciamo anche quando non sono stati attivati è il nocciolo della questione e, secondo test indipendenti, il risultato è confortante: non inviano dati ai server (in questo caso a quelli di Amazon) e, al di là dei test, occorre considerare tre aspetti principali.

Il primo è che le leggi sulla privacy (il Gdpr su tutte) sono molto severe e non tollererebbero ingerenze tanto gravi da parte dei produttori di assistenti digitali.

Il secondo è che gli stessi produttori non hanno particolare interesse a tagliarsi fuori dal mercato che stanno creando, cosa che accadrebbe se la quantità di test svolti da enti imparziali confermassero una loro intrusione nella privacy degli utenti e il terzo, che è il meno considerato, è che lasciamo così tante informazioni online e offline che i marketer usano per profilare i nostri gusti che nessuno, tra i Big del tech, ha bisogno di ascoltarci per sapere cosa ci piace.

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