Un furto di identità digitali enorme. Sono 773 milioni gli indirizzi web e 22 milioni le password uniche rubati da hacker. La denuncia arriva dal ricercatore informatico Troy Hunt ed è stata diffusa in Italia dall'esperto di cybersecurity Odisseus.
È stato chiamato Collection #1: un nome che fa pensare ci siano altri archivi di dati acquisiti dai pirati del web. Come riporta l'agenzia Agi, una prima analisi delle email suggerisce che l'enorme archivio sia il frutto di successive violazioni ai danni di singoli privati, siti e organizzazioni commerciali. Molti dei domini coinvolti finiscono con il .com e altrettanti sono quelli legati a siti porno, social network, portafogli bitcoin.
Le password associate sono state rese disponibili sia in formato crittografico che nella loro versione in chiaro.
Molte email risultano presenti in altri archivi di dati violati, ma Troy Hunt sostiene che "ci sono 140 milioni di email che non erano mai state caricate prima" e lo stesso vale per la metà delle password, 10 milioni circa di password "nuove".Troy Hunt raccoglie in un sito le email violate: per verificare se si ha subito un attacco è possibile collegarsi al suo sito Have I been pwned (Letteralmente "Sono stato bucato"?) e digitare l'indirizzo del proprio account.
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