Tnt Village, uno dei più noti portali di pirateria online, potrebbe chiudere per sempre. La piattaforma, che ha temporaneamente sospeso i suoi servizi, è stata denunciata formalmente al Tribunale di Milano da un insieme di 13 compagnie (tra Associazioni di Editori e società di produzione e distribuzione di prodotti multimediali) per la ripetuta violazione delle norme sul diritto d'autore. Coinvolto anche il fondatore del sito Luigi Di Liberto che nel 2005, insieme a Silvestro Di Pietro, aveva creato la prima comunità italiana di condivisione gratuita di musica, cinema, arte e opere dell'ingegno coperte da copyright. Il tutto senza scopo di lucro, ma con il solo obiettivo di diffondere la conoscenza a scopi culturali ed edonostici.
Il portale, usato da decine di migliaia di italiani, era nato per "mettere in evidenza l'obsolescenza della normativa sul diritto d’autore che, per la durata della tutela di tali diritti, rappresentava un freno alla cultura ed alla diffusione della conoscenza", come si legge sulla pagina ufficiale Facebook di questa piattaforma di pirati etici.
Così amavano definirsi gli utenti radunati nella comunità di Tnt Village, che metteva a disposizione dei suoi iscritti uno sterminato archivio di file tra canzoni, film e videogiochi, ma anche software, documentari e libri in formato pdf e e-book. Pirati cosiddetti "etici" dal momento che sul portale era vietato mettere in condivisione musica a meno di 18 mesi dalla pubblicazione; film, anime e cartoon a meno di 18 mesi dalla prima divulgazione nell'idioma in cui era effettuata la condivisione; software e videogiochi a meno di 6 mesi dalla prima distribuzione, oltre naturalmente a materiale pornografico.
Una mole sterminata di conoscenza disponibile sul sito tntrip.pw e scomparsa da un giorno all'altro dopo la denuncia presentata al Tribunale di Milano da 13 società come l'Associazione Italiana Editori e Garzanti, oltre a Eagle Pictures, Longanesi e Rai Cinema. Secondo quanto scritto il 30 luglio scorso dal cofondatore del sito Luigi Di Liberto, ci sarebbe stata anche una perquisizione ai suoi danni da parte della polizia postale. Inizialmente il portale era rimasto aperto, per poi essere messo offline "fino a nuovo ordine.
Al momento non ci è possibile fornire un servizio che garantisca la completa sicurezza sia per chi lo eroga sia per chi ne usufruisce. Confidiamo che voi utenti ne capiate il motivo, mentre rimaniamo tutti in attesa di nuovi sviluppi", c'è scritto ora sulla homepage del sito internet. Che a questo punto rischia di chiudere i battenti. Per sempre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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