È arrivato il giorno dell'iPhone 6. Mancano poche ore al lancio del nuovo gioiello Apple e in rete impazzano le indiscrezioni lastminute anche sull’iWatch, l’atteso debutto di Apple nel settore dei dispositivi indossabili. Probabilmente Cupertino proporrà l’orologio-Pc in diverse misure, aprirà alle app di sviluppatori esterni e strizzerà un occhio particolare alla moda, visto che alla presentazione di oggi ha invitato un nutrito parterre di fashion editor e blogger del settore. Intanto, i "rumors" sui blog dicono che il nuovo iPhone arriverà in Italia a ottobre, quindi non a metà settembre in contemporanea con il mercato statunitense.
Come tutti i dispositivi "smart" anche l’iWatch, o iTime che dir si voglia, non potrà fare a meno delle app: infatti, secondo indiscrezioni in rete Apple ha già fornito ad alcuni selezionati sviluppatori un kit per realizzare le applicazioni utili ad aumentarne le funzionalità, da Facebook alle app per il fitness e la domotica. Riguardo le indiscrezioni tecniche, il dispositivo indossabile potrebbe avere display da 1.3 e 1.5 pollici, casse realizzate in materiali diversi, abbinati a cinturini di varie tipologie. Elementi che fanno pensare ad un vero e proprio accessorio di moda, diverso da tutti gli smartwatch che fino ad ora sono stati presentati dai concorrenti, da Samsung a Motorola. Del resto negli ultimi mesi, Apple si è accaparrato due manager dal mondo della moda: Paul Deneve, ex Ceo di Yves Saint Laurent, e Angela Ahrendts, ex Ceo di Burberry.
Sono previsti due iPhone da 4,7 e 5,5 pollici. Secondo il blog specializzato iPhoneitalia, negli Stati Uniti e in un altro gruppo di paesi l’iPhone 6 sarà nei negozi già il 19 settembre, mentre l’Italia potrebbe attendere la fine di ottobre. Resta solo un ostacolo per Apple. Infatti, negli ultimi anni gli americani hanno evitato di pagare il prezzo di listino dei vari modelli di iPhone grazie agli incentivi degli operatori wireless, che offrivano sconti fino a 500 dollari per chi comprava telefono e abbonamento. Ora le cose potrebbero cambiare, perché AT&T, Verizon Communications, T-Mobile US e Sprint pensano di eliminare o comunque ridurre gli incentivi legati a contratti biennali (era possibile comprare l’iPhone 5S anche a 199 dollari, meno di un terzo del prezzo di listino). Come riporta il Wall Street Journal, questo potrebbe essere un problema per Apple, i cui nuovi prodotti dovrebbero essere molto più cari dei precedenti. La nuova strategia potrebbe pesare sulle vendite di Apple, che va meglio proprio nei Paesi dove gli operatori telefonici offrono incentivi, come Stati Uniti e Giappone.
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