Meta Quest Pro, il visore per la realtà virtuale per pochi

Meta ha presentato Quest Pro, il visore per la realtà virtuale che intende uscire dal mondo ludico e stringe un’alleanza con Microsoft

Meta Quest Pro, il visore per la realtà virtuale per pochi

A vantaggio dei più curiosi lo diciamo subito: il prezzo di vendita del visore Meta Quest Pro è di 1.799 euro. Una cifra che pochi spenderebbero, soprattutto perché il Meta Quest 2 oggi costa 450 euro.

Il visore per la realtà virtuale Meta Quest Pro guarda, al momento almeno, al mercato di chi crea contenuti, dei professionisti e di quelli che, con edulcorazione, vengono chiamati “early adopter” e che, in definitiva, sono i geek pronti a spendere cifre proibitive pur di accaparrarsi tecnologie.

La notizia vera, però, è un’altra.

Meta Quest Pro, metaverso e Microsoft

Le caratteristiche hardware del visore presentato da Meta (l'azienda madre di Facebook, WhatsApp e Instagram) parlano da sole: non è pensato principalmente per un uso video-ludico ma guarda a una popolazione di professionisti.

Si tratta di un’evoluzione tecnologica massiccia che inizia dal design e che scende verso una migliore densità di pixel dello schermo Lcd (il 37% in più) ovvero 1800x1920 pixel per occhio con una frequenza di refresh di 90 Hz, 12 Gb di Ram e 256 Gb di spazio di archiviazione (raddoppiando così di fatto le capacità hardware del visore Quest 2), accostati a un processore Snapdragon XR2-Plus. Il tutto racchiuso in 722 grammi di peso.

Un visore che punta sia sulla realtà virtuale (VR) sia sulla realtà aumentata (AR) e che vuole fare del mix tra le due, chiamata realtà mista (MR), un punto di forza per soddisfare le esigenze di una platea eterogenea. Ed è qui che subentrano le possibili applicazioni nel metaverso a cui Mark Zuckerberg tiene in modo particolare.

Meta ha fatto uno sforzo relativo al tracciamento del volto e degli occhi, con lo scopo di umanizzare gli avatar (ossia i personaggi che rappresentano l’uomo nel metaverso) affinché le conversazioni intrattenute negli ambienti di realtà virtuale siano il più aderenti possibile a quelle che avvengono nella realtà fisica. Il visore Meta Quest Pro introduce anche l’esperienza mista a colori, sfrutta telecamere esterne per dare visibilità all’ambiente circostante per poi fare intervenire una sovrapposizione digitale. Questa sovrapposizione è già usata dal visore Meta Quest 2, anche se in bianco e nero.

Applicazioni incentrate sul business

Durante l’evento Meta Connect dell’11 ottobre appena trascorso, Meta ha annunciato anche Quest for Business, software al cui proposito si può parlare per ore ma che, per comodità, può essere riassunto nell’integrazione tra i visori Meta e una serie di applicazioni incentrate sul business, quindi sulla vita professionale.

E qui entrano in gioco le alleanze: si sa da mesi che Meta sarà integrabile con Zoom nel corso del 2023 ma, durante l’evento Meta Connect, Microsoft ha annunciato che sarà presto disponibile una nuova versione di Teams pensata per il metaverso. L’obiettivo è duplice: fare uscire sempre di più dal mondo videoludico i visori e dare una spinta al metaverso. Si potrà lavorare ovunque creando stanze virtuali che appiattiscono le distanze.

Mentre le persone resteranno ognuna a casa propria, lavoreranno e interagiranno tutte insieme in un ufficio virtuale su Horizon Workrooms, il metaverso di Meta. Anche se con un coinvolgimento diverso, il metaverso sta attirando sempre più l’attenzione dei Big del tech.

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